Federturismo: un anno di sofferenza

“Il primo anno di presidenza è coinciso con la pandemia che ha messo in luce la fragilità del Paese e in ginocchio un settore, formato da 386.000 imprese che generano 232 miliardi di contributo al pil italiano, e che ha pagato più di tutti le conseguenze a livello nazionale e mondiale di questa crisi” – ha dichiarato la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli, nel corso dell’Assemblea della Federazione riunitasi ieri al Cnel con la partecipazione del ministro Garavaglia.

Il ministro ha anticipato le iniziative allo studio dell’esecutivo su bonus fiscali per le diverse categorie del turismo. Che hanno dovuto superare un anno difficile, impegnativo, in cui lo scenario è mutato, ma anche un periodo di forti cambiamenti positivi, come le reintroduzione proprio del ministero del Turismo, frutto di anni di battaglie.

Come detto, il settore del turismo è stato il più colpito dall’emergenza coronavirus, con perdite del 60 per cento in quanto a visitatori rispetto al 2019, vale a dire 70 milioni di turisti in meno, con una perdita complessiva di 95 miliardi di euro. Secondo le migliori previsioni, nel 2021 avremo il 53 per cento in meno di presenze.

In questa fase, si è potuto constatare come l’industria turistica sia volano di crescita e sviluppo straordinario per tantissime filiere. “Abbiamo, inoltre, cercato di trasmettere la trasversalità e la complessità di questo settore, oltre alla sua capacità di occupare forza lavoro con tutti i livelli di formazione” ha aggiunto la presidente.

“Ora dobbiamo guardare al futuro con fiducia e speranza: l’accelerazione della campagna vaccinale sembra sortire i suoi effetti anche sulle varianti, il meccanismo del Green Pass europeo, inaugurato il 1° luglio, sta portando a una normalizzazione della circolazione delle persone e i lavori sui PNRR europei proseguono spediti”.

“Occorre ancora prudenza, ma l’auspicio è che non si facciano più passi indietro e che la ripartenza rappresenti un’opportunità per spingere su quei processi di innovazione rimandati o bloccati. La transizione digitale, insieme al tema della trasformazione verde per orientare l’evoluzione del turismo globale in una direzione sostenibile sono tra le principali priorità per il rilancio del settore”.

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