Caldo: Veneto, bovini producono -15 per cento di latte

Anche nelle stalle venete si soffrono le alte temperature di questi giorni. La situazione è sotto controllo con le app collegate che monitorano quotidianamente la situazione, come confermano gli imprenditori zootecnici di Coldiretti Veneto, lo stress da afa e caldo porta però a una produzione di latte in calo del 15 per cento rispetto ai periodi normali.

Coldiretti Veneto fa sapere come nelle aziende agricole siano già scattate le contromisure al caldo estivo, per il benessere dei bovini: docce refrigeranti, ventilatori, abbeveratoi, considerato che ogni singolo animale arriva a bere 140 litri di acqua al giorno contro i 70 quando c’è fresco. Il doppio quindi.

La produzione regionale ha un valore di quasi 500 milioni di euro, con 3 mila aziende e 262.500 capi che producono 10 milioni di quintali di latte all’anno (più del 60 per cento del latte è impiegato per le pezze blasonate, per esempio per il Grana Padano, per il quale si impegnano più di quattro milioni di quintale di latte, per l’Asiago si arriva a quasi due milioni, altrettanta quantità per Montasio, Piave, Provolone Val Padana. A chiudere troviamo Monte Veronese e Casatella Trevigiana).

Insieme al calo della produzione di latte c’è un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua e di energia. “Con il grande caldo, è emergenza siccità a macchio di leopardo nelle campagne dove gli agricoltori sono costretti a ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare le coltivazioni in sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi al mais, dalla soia al pomodoro. Con temperature superiori ai 35 gradi, le piante sono a rischio stress idrico e colpi di calore che compromettono la crescita dei frutti negli alberi, bruciano gli ortaggi e danneggiano i cereali”.

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