Piceno: seduta del Tavolo tecnico permanente per le politiche attive del lavoro

Guido Castelli, assessore Marche al Personale

Il 24 maggio si è tenuta una seduta del Tavolo tecnico permanente per le politiche attive del lavoro nell’area di crisi industriale complessa del Piceno. Tavolo che prevede la partecipazione degli uffici che si occupano di politiche del lavoro e di formazione, nonché degli attori portatori di interessi economici e sociali rilevanti. L’area di crisi industriale complessa è stata riconosciuta dal Mise nel 2016.

“Mai come in questo momento – annuncia l’assessore alle Aree di crisi industriale Guido Castelli che ha presidiato i lavori del Tavolo – il mercato del lavoro sta vivendo una fase di estremo travaglio e trasformazione, frutto dell’evoluzione delle tipologie dei rapporti di lavoro, della normativa nazionale in continuo cambiamento e di provvedimenti emanati per far fronte alla crisi generata dall’emergenza epidemiologica. La necessità di un costante confronto con coloro che rappresentano le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali è ancora più sentita in questo territorio: già da anni, soffre di una crisi che investe il mercato del lavoro e il sistema delle imprese, determinando il riconoscimento di area di crisi industriale complessa. Abbiamo convocato il Tavolo per fare il punto sull’avanzamento dell’Accordo di Programma e delle misure regionali che hanno un’operatività sul territorio, e per sensibilizzare i nostri interlocutori sui ritardi che ancora a oggi impediscono la sottoscrizione dell’Atto integrativo all’Accordo scaduto a luglio dell’anno scorso”.

Prima della scadenza, la Regione Marche ha chiesto al Mise una proroga di tre anni dell’Accordo, deliberando lo schema di atto integrativo per rimodulare le risorse di cofinanziamento regionale attraverso il riutilizzo delle economie generate dagli interventi fatti dal 2017 al 2020.

“I forti ritardi, accumulati a livello ministeriale, nell’avvio della sottoscrizione – continua Castelli – oltre a penalizzare il territorio che attualmente risulta sprovvisto di ogni forma di sostegno nazionale e regionale, ci ha indotto a effettuare, nelle settimane scorse, una revisione del nostro impegno finanziario per svincolare una parte dei fondi europei di questa programmazione, soggetti a rigide tempistiche di impegno e pagamento, e sostituirli con risorse del bilancio regionale dedicate agli investimenti delle imprese”.

Nel corso della seduta, è avvenuta la presentazione degli elementi principali dell’Avviso Sostegno alla creazione di impresa, attivo dalle prossime settimane, che ha recepito numerose indicazioni fornite in sede di Commissione regionale lavoro sulle forme di contratto ammissibili. In una delle prossime sedute di Giunta, così è stato detto, ci sarà un’assegnazione supplementare del Fse per lo scorrimento delle borse di ricerca e delle borse lavoro presentate sulla prima finestra del 2021, che interessano in modo significativo il Piceno.

“Condivido – prosegue Castelli – le preoccupazioni di tutti sui riflessi che un ulteriore ritardo nel processo di firma dell’Atto integrativo potrebbero generare sull’avvio delle altre misure regionali di cofinanziamento, quali la formazione permanente, le nuove borse lavoro e gli incentivi alle imprese per l’assunzione di disoccupati e la stabilizzazione dei contratti precari. Per questo motivo monitoreremo l’evoluzione della situazione e solleciteremo nuovamente i Ministeri interessati”.

I sindacati, durante il Tavolo, hanno chiesto una valutazione degli esiti occupazionali delle misure attivate finora, oltre ad alcuni fabbisogni che potrebbero venire soddisfatti con sperimentazioni ad hoc, anticipando così le linee della nuova programmazione euroopea.

Ancora Castelli: “Dal confronto in seno al Tavolo, grazie al ruolo di prossimità con il territorio svolto dai referenti delle varie categorie, sono emerse utili indicazioni di cui terremo conto in questa fase di definizione delle linee strategiche dei nuovi Programmi operativi regionali”.

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