Agroalimentare: export stabile nel 2020 in Ue

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(ANSA) - TRIESTE, 18 MAG - Immense gru di banchina, container a perdita d'occhio, migliaia di metri quadrati di superficie - tra magazzini, banchine e piazzali e tonnellate di merci in arrivo e in partenza da e per il Mediterraneo e il Far East: il porto di Trieste torna ad aprirsi alla città, con la quinta edizione di 'Open Day' di domani. Oggi l'anteprima era per gli 'Instagramer', ovvero gli appassionati del social network che permette la condivisione di immagini e brevi video, che hanno potuto visitare lo scalo giuliano e le sue attività produttive. (ANSA). Foto di Cristiana Missori

Crescita stabile nel 2020: lo si evince dal rapporto sul commercio agroalimentare pubblicato dalla Commissione europea. Le esportazioni agroalimentari hanno raggiunto quota 184,3 miliardi di euro con una crescita dell’1,4% rispetto al 2019, mentre le importazioni sono aumentate a 122,2 miliardi di euro registrando un aumento dello 0,5%. Il saldo conseguente è risultato con un surplus di 62 miliardi di euro e un aumento del 3% rispetto al 2019.

Le principali destinazioni di crescita sono state Cina, Svizzera, Medio Oriente e Nord Africa. Per la Cina, l’aumento di valore è stato di 3,22 miliardi di euro rispetto al 2019, in particolare grazie a carne di maiale, grano e alimenti per neonati. Aumento di 675 milioni verso la Svizzera grazie a numerosi prodotti; sono stati i cereali e i prodotti lattiero-caseari a produrre la crescita verso Medio Oriente e Arabia Saudita, Marocco e Algeria.

Cresciute pure le esportazioni dell’agroalimentare verso il Regno Unito: +467 milioni rispetto al 2019, con grano, pasta e pasticceria tra i prodotti più apprezzati. L’export europeo ha invece fatto segnare una diminuzione di valore verso Stati Uniti, Turchia e Singapore. Aumenti significativi per colza e grano duro per quanto riguarda l’export verso il Canada.

In termini di categorie di prodotti, le esportazioni di carne suina e grano sono aumentate in modo significativo rispetto al 2019 e gli alimenti per animali domestici, l’olio di colza e di girasole, la pasta e la pasticceria hanno ottenuto buoni risultati. Nel 2020, invece, sono diminuiti i valori delle esportazioni della Ue per gli alcolici e i liquori, il vino, le pelli grezze e il cotone.

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