Fondo casalinghe: come funziona, come iscriversi

Nel Decreto agosto 2020 è stato inserito anche il Fondo casalinghe, su iniziativa del ministero dell’Economia e di quello delle Pari opportunità e della famiglia. La Elena Bonetti spiegò all’epoca: “Si tratta di un provvedimento che ho voluto e sostenuto con forza, pensando alla necessità che l’autonomia personale delle donne sia sempre sostenuta, anche nei contesti domestici”.

Si tratta di un fondo per la formazione della categoria delle casalinghe, che è stato prorogato anche per il 2021. Lo scopo finale è quello di formare e incrementare le opportunità culturali e l’inclusione sociale delle donne (e degli uomini) che svolgono il loro lavoro a casa, tra i fornelli. Vale esclusivamente per le attività a titolo gratuito, finalizzate alla cura delle persone e dell’ambiente domestico e per le persone iscritte all’assicurazione obbligatoria.

“Ancora un altro passo, continuiamo a investire sulle donne” disse Bonetti. “Quello che chiamiamo empowerment femminile nasce dalla formazione”. Il principale scopo di questo fondo è quello di attivare percorsi di formazione per l’acquisizione di nuove competenze e l’accesso a opportunità culturali e lavorative. “Anche oggi affermiamo che l’Italia crede nelle donne, tutte, e scommette su di loro”.

Nel Fondo confluiscono tutti i contributi autonomamente versati, al fine di garantire un trattamento pensionistico minimo. Possono iscriversi non solo le donne, ma anche gli uomini, tra i 16 e i 65 anni. Non bisogna essere titolari di pensione diretta, è necessario esercitare un lavoro in famiglia non retribuito e non soggetto a vincoli di subordinazione, svolgere un’attività lavorativa part time se si verifica una riduzione delle settimane utili per il diritto alla pensione, non svolgere attività lavorativa per cui vige l’obbligo di iscrizione a un’altra cassa previdenziale.

Per iscriversi al Fondo casalinghe bisogna presentare apposita domanda: tramite posta con raccomandata e avviso di ricevimento, presso la sede Inps territorialmente competente, direttamente o mediante uno degli enti di patronato, riconosciuti dalla legge, che prestano assistenza gratuita ai lavoratori, tramite patronati e intermediari dell’Inps, online dal sito ufficiale Inps, con il contact center (803161 gratuito da rete fissa o 06164164 da rete mobile a pagamento.

Per vedersi riconosciuto almeno un mese di contributi, si devono versare 25,82 euro ogni anno. Risulteranno accreditati tanti mesi quanti risultano dividendo l’ammontare totale per 25,82 euro. Chi versa 155 euro, si vedrà accreditata la metà dei contributi, ossia sei mesi. Con 309,84 euro, si ha invece coperto tutto l’anno. Si può decidere liberamente in quale momento dell’anno effettuare il versamento, da portare in deduzione dal reddito soggetto a Irpef.

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