Friuli Venezia Giulia: tutti gli itinerari tra boschi e foreste

Domani, domenica 21 marzo, è la Giornata internazionale delle foreste, indetta dall’Assemblea generale dell’Onu, Per l’occasione, pure il Friuli Venezia Giulia propone itinerari e passeggiate da riprendere non appena ci si potrà di nuovo spostare in mezzo alla natura senza limitazioni. La regione è occupata infatti per il 35 per cento del territorio da flora e fauna. Tante sono le attività che si possono praticare tra i boschi, vanno oggi di moda il forest bathing e le green walking.

PromoTurismoFvg propone dunque alcuni dei migliori itinerari. Partendo dalla foresta millenaria di Tarvisio: 24 mila ettari tra Alpi Carniche e Giulie. È la più estesa d’Italia, ospita uno dei sentieri più spettacolari, il The Forest Sound Track, per più di dieci chilometri. Qui si possono praticare le escursioni più disparate, di tutti i tipi, durata e difficoltà. Ai piedi del monte Mangart, si apre la camminata nella conca di Fusine, tra laghetti di origine glaciale.

Ci spostiamo nella Carnia, tra prati di wulfenie e giacimenti fossili (percorso da 9,5 chilometri, circa quattro ore di cammino), oppure nella conca del passo del Cason di Lanza, più di nove chilometri sui vecchi sentieri usati dai contrabbandieri negli anni passati. C’è anche l’itinerario tra Val Degano e Val Pesarina, 8,4 chilometri, con panorami mozzafiato. Lungo l’alta valle del But, si attraversano per 9,7 km boschi, vecchi pascoli e casere, si lambisce il bosco bandito di Cleulis, a Resia si può andare a scoprire gli stavoli, fino ad arrivare al bosco Plagna, con il monte omonimo che separa Val Resia da Canal del Ferro. Se ci si addentra nella foresta di Ampezzo, si entra nel regno dell’aquila. Cercando di avvistare il gallo cedrone e, sulle cime, il rapace. La Val Colvera è l’habitat del gufo reale. Dal rifugio Giaf si parte invece per l’anello Bianchi, percorso naturalistico alla scoperta del bosco e dei fiori di alta quota, attraversando il lariceto e le praterie usate per la transumanza.

Andiamo ora nei boschi della Serenissima, che la Repubblica di Venezia – nel ‘500, aveva dichiarato boschi di pertinenza dell’Arsenale, con riserva di legname per realizzare i remi per la sua flotta. Nel Pordenonese, troviamo l’altopiano carsico del Cansiglio, tra faggi, funghi, fiori, cervi, scoiattoli e picchi. Si cammina per tre ore circa. In Val d’Alba, troviamo il bosco del Vualt, percorso di 6,4 chilometri da tre ore e mezza nelle Giulie, in una riserva naturalistica in cui incontrare fiori e piante rarissime. L’anello del Landre Scur, nel boschi dell’Alta Val Cellina (6,9 km, tre ore), è un percorso che permette di arrivare al grande portale del Landre Scur, incontrando grotte ricche di miti e leggende, inoltrandosi per più di quattro chilometri nelle profondità del massiccio del Monte Resettùm.

Nelle valli del Natisone e del Torre percorsi vari. Si può andare a cercare i castagneti e i prati sfalciati dei paesi del Kries, 13,4 km per 4 ore. Nelle valli del Torre si possono scoprire le cascate del Rio Gorgons. Il sentiero naturalistico è lungo 7,8 chilometri, nella valle conosciuta come Seroka Dolina. I più esperti possono salire verso il Monte Zislin.

A Duino, infine, natura e poesia lungo il sentiero Rilke: qui si incontrano infatti il Carso e l’Adriatico, circondati dalle falesie. Si può vedere la flora di tipo mediterraneo anche a quote elevate, così come proseguire verso il bosco Cernizza, sul mare dei principi di Duino (8,5 chilometri) o il bosco Fornace, che si collega con il sentiero della salvia. Igouza, piccolo bosco di Basovizza, apre la strada a un itinerario di due ore e mezza nell’altipiano conteso da Italia e Slovenia. La Val Rosandra porta, lungo 6,3 km, alla scoperta delle ultime querce fino alla vetta del Monte Carso. Nel Goriziano, Monte Sabotino e Collio (4,5 km) tra boschi di rovere e castagno, e bosco Plessiva, che fino al termine della seconda guerra mondiale è stato un deposito militare dell’esercito italiano.

A breve, ricomincerà il Live like a Local, progetto di PromoTurismoFVG che coinvolge gli ambassador come guide per raccontare il territorio attraverso una voce autentica, con alcune escursioni per scoprire gli alberi monumentali in compagnia di Andrea Maroé, della Giant Trees Foundation. Tutti gli itinerari proposti sono consultabili sulla mappa online di camminaboschi, www.camminaboschi.regione.fvg.it, progetto messo a punto dalla Regione e dal Corpo forestale regionale.

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