Capitale della cultura 2022: la Puglia presenta Bari e Taranto

“Le candidature di Bari e Taranto a ‘Capitale italiana della Cultura 2022’ ci inorgogliscono sia come pugliesi sia come operatori turistici perché intravvediamo una opportunità di rilancio per la nostra regione ferma economicamente da un anno a causa dell’emergenza pandemica”.

Sono le parole di Francesco De Carlo, presidente di Assoturismo e Assohotel di Confesercenti Puglia, in merito all’intesa firmata recentemente dalla Regione Puglia e dai sindaci di Bari e di Taranto.

“L’alleanza tra i due Comuni sancisce una comune strategia di valorizzazione dei territori di cui si ha estrema necessità in questo particolare periodo della nostra storia sociale. Se si raggiungesse il risultato desiderato, l’intera filiera turistico/culturale ne sarebbe rilanciata. Il danno economico per le imprese è incalcolabile, ciò che si è perso nell’ultimo anno è stato il frutto di circa un ventennio di investimenti pubblico/privati che tanto lustro hanno dato alla Puglia posizionandola ai vertici del gradimento turistico internazionale. Perciò tifiamo e sosteniamo l’iniziativa per il bene comune e per rendere la nostra regione più attrattiva”, conclude De Carlo.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, da parte sua dice: “Abbiamo scritto una bellissima pagina per la Puglia. Una pagina che parla di gioco di squadra, di bellezza, di amicizia, di grandi obiettivi, di bene comune. La corsa per diventare Capitale italiana della cultura 2022 parte con lo spirito giusto, con le città di Bari e di Taranto che procedono fianco a fianco e con la Puglia intera che tifa per loro e le sostiene”.

Sono in totale 28 le città che hanno presentato la propria candidatura presso il Mibact. La Puglia, con sei progetti presentati, è la regione che risulta aver aderito in maniera più importante. Sono dieci i dossier selezionati tra i finalisti: insieme ai due pugliesi, ci sono Ancona, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana, Procida, Trapani, Verbania e Volterra. Al progetto vincitore, il ministero per i Beni e le Attività culturali e per il turismo darà un milione di euro utile ad attuare la programmazione proposta.

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