Sciopero benzinai: distributori chiusi anche in Umbria

Anche in Umbria, da ieri e fino a domani – mercoledì 16 dicembre – alle 15 sono chiusi i distributori di benzina a causa di uno sciopero proclamato per l’esclusione dalle diverse forme di sostegno economico previste dai Decreti Ristoro.

Giulio Guglielmi, presidente Figisc Umbria Confcommercio, afferma: “Dobbiamo difendere le nostre imprese, spesso piccole e piccolissime, dal rischio fallimento. Siamo costretti a restare aperti ma, a causa delle restrizioni negli spostamenti delle persone, abbiamo un calo delle vendite pesantissimo, specie lungo le vie di comunicazione più importanti, che va dal 30 al 70 per cento”.

Aggiunge: “Abbiamo già fatto sapere al Governo che senza vendite, con i costi che continuano a correre e i margini ridotti all’osso, non abbiamo più risorse per approvvigionare gli impianti del carburante necessario. In assenza di una risposta, siamo costretti ad adottare questa estrema forma di protesta, che avremmo voluto evitare specie in tempi così drammatici. Siamo costretti a chiudere oggi, e ci scusiamo con i nostri clienti per i disagi che questo potrà provocare, per non chiudere per sempre”.

Nei giorni scorsi, Figisc Umbria Confcommercio ha contattato direttamente la presidente Donatella Tesei, chiedendo che venga istituito un Fondo a favore dei gestori di distribuzione carburante.

“Questi operatori – ha scritto il presidente Guglielmi alla Tesi – si trovano nella condizione di restare obbligatoriamente aperti, poiché offrono un servizio di approvvigionamento essenziale non solo ai privati ma anche ai mezzi di polizia e di soccorso, senza però avere riconosciuto nessun incentivo o aiuto”. A un abbattimento fortissimo degli incassi fa eco l’obbligo nel pagamento delle spese, comprese quelle per il personale che deve presidiare la fornitura del carburante.

“La categoria, che fino ad oggi ha resistito, è arrivata al punto di non poter più sostenere la propria attività”, ha specificato Guglielmi nella sua lettera alla presidente della Giunta regionale. “Le chiedo pertanto che la Regione Umbria provveda a costituire un Fondo a favore dei gestori, che possa aiutare le nostre attività a rimanere aperte e continuare a svolgere questo servizio essenziale, specie in questo momento così difficile per tutti”.

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