Industria manifatturiera Marche: calo nel secondo trimestre 2020

Neanche le Marche si salvano dalla crisi pandemica. E così, il secondo trimestre del 2020 si chiude in forte ribasso per l’industria manifatturiera rispetto a dodici mesi prima. L’indagine è stata effettuata dal Centro studi ‘Giuseppe Guzzini’ di Confindustria Marche, in collaborazione con Ubi Banca. Riguarda il trimestre aprile-giugno 2020. Ebbe, in questo periodo, la produzione industriale ha fatto segnare una flessione del 33,8% su base tendenziale, in linea con il dato nazionale del bimestre aprile-maggio (-35%).

Tutti i comparti hanno subito moltissimo, un po’ meno solamente l’Alimentare. Si contrae in maniera significativa la quota di aziende che sono interessate da aumenti della produzione (10 contro 18%), sale la quota di operatori con produzione in calo o stazionaria (87 contro 82% del primo trimestre del 2020).

L’andamento delle vendite in termini reali registra un calo del 33,4% sullo stesso periodo del 2019. L’andamento è molto negativo sia per il mercato interno (-35,8%) sia per quello estero (-31,1%). Calo più contenuto solo per l’Alimentare. Nella media aprile – giugno 2020, l’occupazione è calata (-1,3%). Le ore di cassa integrazione sono aumentate di 18 volte rispetto al secondo trimestre 2019 (da 2,7 a 51 milioni).

Questo il commento di Claudio Schiavoni, presidente di Confindustria Marche: “Il dato relativo al secondo trimestre 2020 riflette per intero l’impatto negativo che l’insorgenza della pandemia ha avuto nei principali comparti dell’economia regionale. Tutti i settori hanno sperimentato gli effetti negativi del blocco delle produzioni indotto dai provvedimenti governativi. Peraltro, il forte rallentamento ha interessato in maniera crescente anche le imprese operanti sui mercati internazionali, data la diffusione della pandemia nei principali mercati di esportazione e i provvedimenti di chiusura adottati dalla gran parte dei paesi di esportazione dei prodotti regionali. In leggera risalita, invece, le stime degli operatori sia per la produzione che per le vendite nel terzo trimestre del 2020”.

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