Alta Velocità di Rete in Umbria: i flussi turistici secondo l’Aur

L’Aur continua ad analizzare l’impatto che avrebbe l’Alta Velocità di Rete della Roma – Ancona su economia e turismo umbro. Quest’opera prenderebbe vita in un territorio molto dotato sotto un profilo culturale, artistico, storico e ambientale. Un luogo attrattivo, ma frequentato dai turisti meno di quello che potrebbe perché non accessibile in tempi rapidi.

La nuova linea aprirebbe per Italo e Trenitalia un corridoio appetibile per unire, per esempio, Tirreno e Adriatico, Napoli con Venezia. L’Aur ha fatto due ipotesi sui flussi turistici di cui potrebbe beneficiare l’Umbria.

Prima ipotesi: le Frecce di Trenitalia diventano 18 nelle due direzioni, 9 coppie nella fascia oraria tra le 6 e le 21. Stimiamo su ogni treno la presenza di 400 persone per un totale di 8 mila al giorno e 2,6 milioni all’anno. Di questi, tra il 4 e il 7 per cento decidono di fermarsi a visitare l’Umbria, diventata più accessibile. Secondo questa ipotesi, avremmo nuovi turisti per la regione tra 104 mila e 182 mila.

Seconda ipotesi: Italo e Trenitalia istituiscono 26 treni nuovi al giorno, sempre tra le 6 e le 21. Stimando ancora una volta 400 persone per treno, ogni giorno viaggerebbero 10.400 potenziali turisti, 3,8 milioni nell’anno. Se tra il 4 e il 7 per cento decidessero davvero di scendere e visitare l’Umbria, avremmo un flusso turistico tra 152 mila e 266 mila visitatori l’anno.

Ognuna delle due ipotesi permetterebbe di avere un effetto benefico sul turismo incoming. Le reti agiscono direttamente sullo sviluppo delle destinazioni e questo è tanto più vero quanto più le destinazioni sono molto attrattive come l’Umbria.

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