Bonus di 1.000 euro: come presentare la domanda, requisiti

Bonus a fondo perduto a partire da mille euro per partite Iva e imprese: l’Agenzia delle entrate ha spiegato sul proprio sito internet come fare per ottenerlo. Le domande possono essere inviate fino al 13 agosto, per gli eredi c’è tempo dal 25 giugno al 24 agosto. L’istanza va presentata esclusivamente per via telematica. La somma viene bonificata sul conto corrente intestato al richiedente. Non ci sono tasse sul contributo.

Ci sono alcuni requisiti necessari per presentare la domanda e ottenere la somma richiesta. Nel 2019 bisogna aver cumulato ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro. Se si svolgono più attività, il limite dei 5 milioni è la somma di tutto ciò che si percepisce dalle varie attività. Per le persone fisiche, le società semplici e gli enti non commerciali titolari di reddito agrario e attività agricole connesse, si fa riferimento all’ammontare del volume di affari del modello di dichiarazione Iva 2020 (periodo d’imposta 2019). Se il dichiarante non è tenuto alla presentazione della dichiarazione Iva, si farà riferimento all’ammontare complessivo del fatturato del 2019.

Ci sono altri requisiti necessari. O meglio, deve esserci almeno uno dei seguenti requisiti per poter accedere al contributo a fondo perduto di 1000 euro. Fatturato e corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiori ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi di aprile 2019; inizio dell’attività l’1 gennaio 2019; domicilio fiscale o sede operative nel territorio di Comuni colpiti da eventi come sisma, alluvione o crollo strutturale, i cui stati di emergenza erano in atto il 31 gennaio 2020. L’elenco dei Comuni è presente in fondo al modello di istruzioni dell’istanza.

Il contributo non spetta ai soggetti la cui attività sia cessata alla data della richiesta; ai soggetti che abbiano iniziato l’attività dopo il 30 aprile 2020, con l’eccezione delle partite Iva aperte dagli eredi per proseguire l’attività dei deceduti; agli enti pubblici di cui all’articolo 74 del Tuir; a intermediari finanziari e società di partecipazione di cui all’articolo 162-bis del Tuir, professionisti e lavoratori dipendenti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria; a soggetti che hanno diritto alle indennità previste dagli articolo 27 (bonus professionisti) e 38 (bonus lavoratori dello spettacolo).

L’ammontare del contributo è corrisposto applicando una percentuale diversa alla differenza tra l’importo del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’analogo importo di aprile 2019. Ecco le percentuali: 20% se ricavi e compensi del 2019 sono inferiori o pari a 400 mila euro; 15% se i ricavi e i compensi del 2019 superano i 400 mila euro ma non il milione di euro; 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano un milione di euro, ma non 5 milioni. Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e 2 mila euro per i soggetti diversi.

La domanda deve contenere il codice fiscale del richiedente il contributo e l’Iban del conto corrente su cui accreditarlo. Vanno poi riportati i dati necessari a determinare la spettanza e l’ammontare del contributo, ovvero l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dei mesi di aprile 2019 e aprile 2020. Se l’ammontare del contributo è superiore a 150 mila euro, va compilato anche il quadro A del modello. Il richiedente deve anche dichiarare di essere iscritto negli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa.

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