Confcommercio Umbria ai Sindaci: vigilanza su vendite al dettaglio degli esercizi commerciali

Giorgio Mencaroni

Lettera ai Sindaci umbri da parte della sezione regionale di Confcommercio. Si sollecita l’interpretazione univoca delle disposizione governative (Dpcm dell’11 marzo) sulle aperture degli esercizi commerciali al dettaglio, così come sulla vendita di beni di prima necessità. In questo modo, sarà possibile uniformare l’attività di vigilanza.

Giorgio Mencaroni, presidente di Confcommercio, spiega: “Abbiamo avuto notizia che alcuni operatori del settore, pur potendo legittimamente continuare la loro attività vendendo beni di prima necessità, non hanno cessato la vendita di altri beni attualmente esclusi, ad esempio libri, merceria,
cancelleria, fiori. Confcommercio rappresenta tutti gli operatori della vendita al dettaglio e abbiamo a cuore il bene di ogni impresa di questo settore, che in questo momento si trova in una condizione di difficoltà senza precedenti”.

Il numero uno di Confcommercio Umbria prosegue: Proprio per questo, occorre fare in modo che ci sia equità e chiarezza: per evitare una concorrenza doppiamente sleale agli operatori specializzati che ora sono chiusi, ma anche per evitare sanzioni alle imprese aperte, in una situazione normativa molto magmatica e in continua evoluzione”.

I Comuni sono dunque invitati a maggiore vigilanza per impedire agli esercizi commerciali che dovessero contravvenire al decreto di continuare a vendere beni non di prima necessità, anche imponendo la perimetrazione dei punti vendita, chiarendo in questo modo agli utenti quali sono le merci acquistabili e quali no.

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