Povertà: 110 mila umbri vivono con 842 euro al mese

povertà educativa

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Sono più di 110 mila le persone che in Umbria vivono con meno di 842 euro netti al mese: sono dunque a rischio di povertà. Stiamo parlando di una fetta pari al 12,5 per cento della popolazione totale, secondo le rivelazioni Istat del 2018, in salita rispetto all’11,1 per cento del 2017. Complessivamente, va detto, è leggermente migliorata la situazione: le persone a rischio povertà o esclusione sociale, infatti, sono il 19,2 per cento contro il 20,8 per cento del 2017. Parliamo di chi si trova in almeno una di queste situazioni: grave deprivazione, rischio di povertà o bassa intensità di lavoro.

Il reddito netto annuale di chi vive con meno di 842 euro al mese è pari a 10,106 euro. La percentuale del 12,5 per cento è comunque inferiore al 16,3 per cento del Centro e al 20,3 per cento nazionale, ma superiore di un punto circa rispetto al Nord Italia. I poverissimi umbri sono passati dal 6,1 per cento del 2017 al 4,2 (pari a 37 mila) del 2018. La media italiana anche in questo caso è più alta, 8,5 per cento, così come quella delle regioni del Centro, 6,4 per cento.

L’8,8 per cento degli umbri vive in famiglie a bassa intensità di lavoro, vale a dire famiglie con componenti tra i 18 e i 59 anni che nell’anno di riferimento del reddito hanno lavorato meno di un quinto del tempo. Nel 2017 la percentuale era dell’8,6 per cento. Il dato è migliore della media nazionale (11,3 per cento), ma peggiore di quella del Centro (8,6 per cento).

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