Mercatone Uno, Rosolen: “Regione Friuli Venezia Giulia al fianco dei lavoratori”

La vicenda Mercatone Uno investe in pieno il Friuli Venezia Giulia, sul cui territorio sono presenti tre punti vendita. E la politica s’interessa alla vicenda. L’assessore regionale al Lavoro Alessio Rosolen spiega: “Domani ci sarà un incontro al ministero dello Sviluppo economico con i fornitori e i creditori coinvolti nel fallimento della fabbrica. Un appuntamento nel quale la Regione metterà in campo tutti gli strumenti a sua disposizione a supporto dell’azione ministeriale per garantire la continuità operativa dei punti vendita della catena e la tutela dell’occupazione, anche tramite la realizzazione di interventi di politica attiva sul lavoro”.

Parole pronunciate rispondendo a un’interrogazione presentata in Consiglio regionale. Rosolen ha detto ancora: “Nel corso dell’ultimo incontro tenutosi a Roma, il Mise ha garantito il proprio impegno, a fronte dell’intervenuto fallimento della Shernon Holding, per l’attivazione nell’immediato degli ammortizzatori sociali e per la ricerca di un nuovo acquirente, preferibilmente per l’intero gruppo di negozi”.

Ha proseguito l’assessore: “Sul piano tecnico, il tribunale di Bologna dovrebbe pronunciarsi sulla retrocessione del compendio aziendale dalla Shernon, che consentirebbe la riapertura della procedura di amministrazione straordinaria e la possibilità di utilizzare di nuovo la cassa integrazione straordinaria, la quale dovrebbe retroagire dalla data di dichiarazione del fallimento”. Ripercorrendo l’intera vicenda, Rosolen ha spiegato: “La Shernon Holding si era aggiudicata 55 negozi facenti parte del compendio aziendale in carico all’amministrazione straordinaria del Mercatone Uno, tra i quali i tre punti vendita del Friuli Venezia Giulia, ovvero quelli di Monfalcone, Sacile e Reana del Roiale, con la riapertura solo dei primi due. L’azienda ha però avuto difficoltà a rispettare i termini previsti per il subentro e, il 10 aprile, ha presentato al tribunale di Milano domanda di concordato in bianco, per la necessità di ricapitalizzare ai fini di ristrutturare tutto il ramo d’azienda acquisito”.

“A partire da novembre 2018 la società, a fronte di un fatturato di 63 milioni, ha subito perdite che ad aprile di quest’anno hanno raggiunto i 15 milioni di euro, le quali hanno peggiorato ulteriormente la situazione e comportato l’impossibilità di ordinare nuove merci. La Shernon si era però impegnata a salvaguardare i posti di lavoro e la continuità dell’attività, garantendo che entro la fine di maggio sarebbe stato definito un accordo con un nuovo investitore”.

Rosolen ha chiuso con una promessa, un impegno: “La Regione sarà al fianco dei lavoratori in questo momento di grande difficoltà e si impegnerà attivamente per individuare e supportare soluzioni che permettano ai punti vendita di riaprire e ai dipendenti di tornare a lavorare”.

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