Delibera Arera e tassa sui rifiuti: le critiche dell’Adiconsum Umbria e nazionale

Adiconsum Umbria commenta la delibera dell’Arera, l’Autorità per l’energia, che stabilisce che una parte degli oneri non incassati per morosità verrà ricaricata su tutti gli utenti, quindi anche su quelli che pagano regolarmente. “Anche se questa delibera è stata presa a seguito di una serie di sentenze in tal senso della giustizia (?) amministrativa, come Adiconsum la riteniamo un vero e proprio sopruso che aumenta ancora di più la rabbia degli utenti, già gravati da numerosi oneri impropri sulle bollette”.

E ancora: “Come Adiconsum nazionale abbiamo già chiesto un incontro urgente all’Autorità per conoscere l’entità economica e numerica reale del problema e quali correttivi mettere in campo per evitare il protrarsi di questo assurdo sopruso. Il fenomeno, infatti, va bene conosciuto per evitare furberie e per capire almeno due cose”.

Ovvero, “quali sono le misure messe in campo per il recupero delle somme dovute? Con questa delibera potrebbe scemare tale interesse, tanto chi paga c’è. Una volta recuperate le somme evase, le stesse vengono restituite a chi aveva pagato di più oppure, come solito, chi incassa si tiene il malloppo?”. L’Adiconsum sta pensando di raccogliere firme qualora la situazione non dovesse cambiare. O a manifestazioni, insieme a “categorie più svantaggiate e quindi più colpite da tale provvedimento”. C’è l’appello pure ai candidati alle prossime elezioni: “Invece di rincorrere sogni impossibili, promesse irrealizzabili e comunque lontane, si cimentino sui problemi veri e immediati dei cittadini come questo”.

Passiamo alla situazione più specifica dell’Umbria: “Dove le partecipate si apprestano ad applicare aumenti significativi delle tariffe, peraltro già alte. L’Auri (Autorità umbra rifiuti e idrico) ha deciso di aumentare la nettezza urbana al 10%, il tutto senza nessun tipo di confronto sul servizio (valgono solo i dati), sui bilanci (non ci si incontra da anni). Insomma, se la cantano e se la suonano”. Infine: “Si sappia che queste decisioni vengono prese dalle Amministrazioni comunali (sono in maggioranza nella gestione delle società di servizio), su questo terreno non c’è colore e orientamento che tenga, il cittadino deve essere spremuto. Tutti d’accordo, salvo poi sui giornali lamentarsi dei vari provvedimenti presi. Ridicolo”.

Adiconsum Umbria sta dunque riflettendo sull’opportunità di rivolgersi alla magistratura “almeno per quei casi dove, con tracotanza, i gestori neppure rispondono alla sollecitazione dei cittadini e/o delle associazioni cui lo stesso si rivolto”.

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