Simeup: così si affronta il trauma post sisma

All’Auditorium San Domenico di Foligno è in corso di svolgimento, sino a sabato 7, il 13esimo Congresso nazionale della Simeup (Società di medicina d’emergenza e urgenza pediatrica) dal tema ‘Emergenze e Maxi Emergenze dal territorio all’ospedale’. Scopo del congresso e del corso di approfondimento è la creazione di una solida base di formazione per coloro che cercano novità tecniche e procedure organizzative per ottimizzare l’assistenza in caso di disastri e calamità naturali, con particolare attenzione ai bambini.

“Le emergenze – spiega Riccardo Lubrano, presidente Simeup – cominciano prima di tutto sul territorio e poi, nei casi più gravi, si spostano in ospedale. Quando ci sono popolazioni terremotate, le masse vanno prima di tutto selezionate attraverso il triage, ed è dunque importantissima l’azione dei servizi territoriali, ovvero di tutti coloro che intervengono nelle situazioni di maxi emergenza”.

I tre giorni di congresso servono anche a fornire linee guida accreditare così da favorire da parte degli operatori comportamenti basati sulla letteratura scientifica, da attuare anche in contesti rurali con condizioni climatiche particolarmente avverse. “La prima cosa da chiedersi – afferma Lubrano – è: il Paese è realmente preparato? Ci sono singole aree, strutture, persone, depositi di farmaci adatti a far fronte alle primissime ore post-sisma, in attesa dei soccorsi? In molti Paesi stranieri le città e i piccoli centri possiedono depositi dove vengono conservate le scorte fondamentali. Non è facile combattere il fenomeno naturale, così come non è facile affrontare il trauma post-terremoto e i suoi danni psicologici”.

Roberta Petrino di Eusem (European Society For Emergency Medicine) evidenzia come “tra tifoni, uragani e attacchi terroristici, le maxi emergenze vedono l’Italia da sempre poco preparata, soprattutto per quel che riguarda i bambini, rispetto ai quali l’emergenza è doppia”, sottolineando inoltre che “se nel caso di terremoti sappiamo cosa fare, rispetto ad altre emergenze, no”. La parola chiave è allora “prevenzione. Più prevenzione ci sarà e meno le catastrofi naturali, che sono inevitabili, diventeranno dannose”.

Nel corso del congresso si analizzeranno anche le ricadute sull’attività ambulatoriale del pediatra di libera scelta e ospedaliero e del medico di pronto soccorso del decreto Gelli e vi sarà spazio anche per la prima edizione dei ‘Pediatric Simulation Games’, così da esaminare l’effetto dell’iniziativa sulla formazione dei futuri pediatri.

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