I tecnici allo studio della ricostruzione.

Si sono riuniti i professionisti, i presidenti degli ordini, dei collegi delle professioni tecniche, gli esperti di costruzioni e ricostruzioni. E l’hanno fatto stamattina a Foligno per fare il quadro delle iniziative che si stanno sviluppando nell’area del cratere del terremoto, per comprendere come fare ad accelerare il processo di ricostruzione post terremoto

“Un’iniziativa molto importante – ha commentato Alfiero Moretti, direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Umbria e vicepresidente dell’Osservatorio nazionale ricostruzione – perché i professionisti sono tra i principali protagonisti e attori in questa fase”.

Alfiero Moretti ha poi interagito con geometri, periti agrari e industriali, architetti, dottori agronomi e forestali, geologi e ingegneri provenienti dai territori di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila, Macerata, Perugia, Rieti, Teramo e Terni.
“Questa momento di confronto era un’esigenza sentita da tutti noi – ha sottolineato Enzo Tonzani, presidente del Collegio dei geometri di Perugia – Ognuno ha portato e condiviso la propria esperienza, anche di rapporti con le istituzioni. Riuscire a parlare tutti lo stesso ‘linguaggio’, tecnici e funzionari delle diverse regioni, consentirà sicuramente di far fare un passo avanti alla ricostruzione”.
“La ricostruzione è avviata – ha quindi spiegato Moretti –, ma come in ogni occasione pensiamo che si sarebbe potuto fare prima e meglio. Rispetto ad altre esperienze, però, non siamo indietro e il processo sta andando avanti. Indubbiamente è un fenomeno ampio, aggravato dal ripetersi di eventi sismici e la fase di accertamento dei danni è proseguita per diversi mesi proprio per il succedersi delle scosse”.

Ecco, comunque alcuni dei dati, abbastanza vicini alla realtà: 100mila sono gli edifici danneggiati in tutto il cratere di cui circa 13.500 solo in Umbria e nelle nove province interessate sono mille le pratiche di progetti già presentate (140 in Umbria e sei già rilasciate) e altre mille quelle in lavorazione.
Di 14mila iscritti all’Elenco speciale dei professionisti istituito dal Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016, sono almeno 3mila quelli coinvolti. “Visto il numero dei professionisti – ha dichiarato Moretti – ci aspettavamo e ci aspettiamo che i progetti possano aumentare velocemente. Pensavamo che molti di più facessero ricorso alla ricostruzione a ‘burocrazia zero’, senza cioè autorizzazioni preventive, ma pochi invece ne hanno fatto uso e ciò ha consentito di aprire meno cantieri”.
“Probabilmente – ha proseguito Moretti –, la fiducia, almeno nei mesi scorsi, non era elevata e qualcuno avrà pensato che i soldi non ci fossero e che poi tutto il costo dell’intervento non sarebbe stato coperto dal contributo. Di fronte a questa incertezza, qualcuno ha preferito aspettare per presentare la pratica”. “Anche noi professionisti – ha infine affermato Tonzani – stiamo cercando di capire quali siano i problemi e, purtroppo, non abbiamo una ricetta precisa. Oggi stiamo tutti insieme studiando per migliorare la macchina della ricostruzione e farla camminare più velocemente”.

 

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