Riforma delle denominazioni di origine europee: impatto positivo sul settore agroalimentare toscano

Il recente via libera del Parlamento Europeo alla riforma delle Denominazioni di Origine (DO) segna un trionfo per l’agroalimentare toscano, con implicazioni finanziarie significative e un rafforzato impegno verso la qualità e l’autenticità dei prodotti regionali. Coldiretti Toscana, attraverso le parole del suo presidente Letizia Cesani, esprime un forte sostegno a questa evoluzione legislativa, sottolineando l’importanza cruciale di tale iniziativa per l’economia locale e la tutela dei consumatori.

Questo passo avanti è il risultato di un intenso lavoro collaborativo, che ha visto coinvolta la Toscana fin dalle prime fasi di discussione, dimostrando un impegno costante nel difendere l’identità e l’eccellenza dei prodotti regionali sul mercato europeo e globale. La lotta contro le contraffazioni e le imitazioni, sottolinea Cesani, è essenziale per preservare l’integrità del marchio “Made in Tuscany”, un marchio che va ben oltre il mero valore economico, rappresentando un autentico tesoro culturale e ambientale per il paese.

Tra le principali disposizioni della riforma si annovera l’obbligo di indicare chiaramente il nome del produttore sulle etichette delle Denominazioni di Origine Protetta (DOP) e delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP), garantendo una maggiore trasparenza e autenticità al consumatore. Questa misura, fortemente promossa da Coldiretti, si propone di contrastare efficacemente le frodi e le manipolazioni che danneggiano sia i produttori che i consumatori.

Inoltre, la nuova legislazione riconosce e valorizza le pratiche sostenibili nell’ambito agricolo, includendo aspetti ambientali, economici e sociali, come il benessere animale, offrendo così un ulteriore incentivo per l’adozione di modelli di produzione responsabili.

Coldiretti Toscana sottolinea infine che questa riforma conferisce maggiore autonomia ai gruppi di produttori, consentendo loro di stabilire un sistema volontario per rafforzare la loro posizione all’interno della filiera, promuovendo la cooperazione e la qualità a ogni livello della produzione agroalimentare toscana.

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