In attesa dei dati definitivi, la campagna olearia 2023-24 si prospetta, ancora una volta, al di sotto della media, in Italia e in tutta lโarea del Mediterraneo.
Sono allโinsegna della cautela le stime di ASSITOL, lโAssociazione Italiana dellโindustria olearia aderente a Confindustria che, nelle sue previsioni basate sui dati del Civil Dialogue Group dell’UE, sottolinea il peso delle tensioni internazionali e del meteo estremo.
โAnche se i quantitativi appaiono in aumento โ osserva Andrea Carrassi, direttore generale dellโAssociazione โ รจ impossibile che la campagna appena avviata possa riaggiustare del tutto la situazione. Alcune delle problematiche della scorsa campagna, infatti, non sono venute meno: basti pensare al cambiamento climatico, che nelle ultime settimane ha fatto sentire i suoi effetti anche in zone di importante vocazione olivicola come la Toscanaโ.
LโItalia, secondo le prime stime di ASSITOL, dovrebbe attestarsi sulle 289 mila tonnellate, quindi in recupero di circa il 20% rispetto alle 240 mila della campagna precedente, ma con quantitร inferiori rispetto alle 350 mila tonnellate delle campagne migliori e del tutto insufficienti per il fabbisogno di mercato interno ed export, pari a 1 milione di tonnellate.
In particolare, la produzione andrร piuttosto bene a Sud, soprattutto in Puglia, Sicilia e Calabria. Decisamente negativo, invece, lโandamento per il Centro-Nord, pesantemente colpito da eventi meteorologici estremi. Lo scenario italiano, segnato dal maltempo, รจ il riflesso di quello europeo, come in Turchia e Marocco, che hanno chiuso temporaneamente i canali dellโexport a causa del poco olio dโoliva a disposizione nellโUnione Europea. Per giunta, il Mediterraneo รจ al centro della scena internazionale per il riaccendersi del conflitto israelianoโpalestinese e dei dissidi tra i Paesi arabi, che potrebbe scatenare una nuova scia di rincari energetici.