Campagna olearia al via con il 28% in meno di scorte

olive

La campagna olivicola si prevede raggiunga un totale di circa 290 mila tonnellate. Questa cifra si affianca al residuo oleario dell’ultimo anno, che conta 153 mila tonnellate di olio di oliva. Quantità di scorte inferiore del 28,5% rispetto ai numeri registrati ad inizio ottobre dell’anno passato, dove il totale ammontava a 215 mila tonnellate. Tra le scorte, 20 mila tonnellate sono identificate come biologiche, registrando una flessione del 31,8% rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente.

Sono i dati che arrivano dal Dipartimento dell’Ispettorato centrale per la protezione della qualità e la prevenzione delle frodi nei prodotti agroalimentari (Icqrf). Che fornisce mensilmente un resoconto basato sui dati tratti dai registri telematici dell’olio, e ha recentemente condiviso le cifre aggiornate al 30 settembre.

Nel dettaglio, sono presenti 105 mila tonnellate di olio extravergine, di cui 38 mila tonnellate sono interamente italiane. 15 mila tonnellate sono rappresentate da olio lampante, seguite da 13 mila tonnellate di olio di oliva e raffinato, 10 mila tonnellate di olio di sansa di olive e 2.500 tonnellate di olio vergine. La maggior parte di questo olio è conservata nelle strutture di grandi produttori, come evidenziato dalla distribuzione territoriale delle scorte. La provincia di Bari guida questa classifica, seguita da Perugia, Lucca e, a una certa distanza, Siena e Firenze.

Infine, nei registri telematici sono elencati oltre 5,4 milioni di litri di olio Dop e Igp. Di questi, la maggioranza proviene da aree come Terre di Bari, Igp Toscano, Val di Mazara e Igp Sicilia.

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