Ventitré comuni premiati per essere delle eccellenze dei Borghi più belli della Sicilia.

Il premio più consistente lo “conquista” Erice: a quella amministrazione vanno ben settantamila euro tondi tondi per la premialità per essere nei fatti il Borgo più bello della Sicilia. Ma come si sa, le classifiche sono fatte per essere cambiate il prossimo anno. Ed anche per beccarsi qualche critica. Comunque sia la Regione ha attribuito per il 2023 un bonus economico pari a 750 mila euro ai Comuni della Sicilia che hanno ricevuto il riconoscimento di “Borgo più bello d’Italia” o di “Borgo dei Borghi”. A firmare il decreto di finanziamento gli assessori regionali delle Autonomie locali, Andrea Messina, e dell’Economia, Marco Falcone.
Le somme – previste dall’ultima legge di Stabilità regionale – saranno distribuite, per 500mila euro, al 50% equamente tra i 23 Comuni che, secondo le indicazioni fornite dall’assessorato regionale del Turismo, hanno ottenuto il riconoscimento a livello nazionale di “Borgo più bello d’Italia” e per il restante 50% in proporzione alla densità demografica.

I restanti 250 mila euro, invece, saranno destinati ai Comuni premiati, nel tempo, come “Borgo dei Borghi”: Gangi e Petralia Soprana, in provincia di Palermo; Montalbano Elicona, nel Messinese; Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento. A ciascuno andranno 62.500 euro da destinare all’attivazione o al potenziamento di interventi e servizi di accoglienza e promozione territoriale e turistica.

«Occorre valorizzare i nostri punti di eccellenza – dice l’assessore Messina – e sostenere la sempre maggiore qualificazione dei piccoli borghi e delle comunità che, avendo mantenuto intatta la propria identità storico-architettonica, hanno la capacità di agire come attrattori turistico-culturali portando in Sicilia visitatori sempre più orientati alla scoperta dei luoghi con una forte caratterizzazione. Riconoscere una premialità a questi borghi è una precisa scelta del governo regionale e un segnale di attenzione e sensibilità verso le realtà locali che hanno saputo mantenere intatto il proprio valore; un modo di premiare le eccellenze e sostenere le piccole realtà locali nel processo di valorizzazione e di sviluppo economico».

«La Regione, già da qualche anno e con tante iniziative d’impatto – aggiunge l’assessore Falcone – sta assumendo il ruolo di attore protagonista della riqualificazione economica, urbana e sociale dei piccoli borghi di Sicilia, un tesoro da difendere e rilanciare. Investiamo, adesso, sul rafforzamento di servizi strategici per dare concretezza alla vocazione turistica della Sicilia dei borghi. Il governo Schifani lavora per essere interlocutore serio, costante e affidabile per tutte queste comunità impegnate nella ridefinizione della propria identità e della propria economia».

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