Ciliegie: campagna danneggiata dal maltempo

Ciliegie

Le condizioni climatiche estreme che hanno flagellato l’Italia in questo periodo hanno danneggiato la campagna cerasicola. Come si legge su Italiafruit, dalla Puglia fino a Vignola il prodotto ha una disponibilità limitata e la qualità non è ancora all’altezza.

A parlarne è stato Valter Monari, direttore del Consorzio di tutela della Ciliegia di Vignola Igp: “Tempo da funghi, non da frutta e questo spiega tanto. La campagna è partita malissimo, chi dice il contrario vuol dire che non abita in Italia. A Vignola la prima conta dei danni commerciali, con le varietà precoci, ci presenta una perdita salata di 10 milioni di euro, che rappresenta già oltre un terzo del valore complessivo della produzione”.

A guadagnarci è stata la Spagna: “I principali areali nazionali hanno registrato perdite dolorose con le precoci e il prodotto che si è salvato ha caratteristiche organolettiche non sempre eccellenti. Solo i frutti sotto i teli sono stati raccolti ma, anche in questo caso, la qualità non è paragonabile agli altri anni; infatti, dalla Spagna si sta importando tanto prodotto che accontenta i consumatori, i produttori iberici hanno avuto il grande vantaggio di non avere piogge violente nelle fasi fenologiche cruciali. Inoltre, ho notato prezzi molto alti per il prodotto nazionale – anche 15 euro al chilo – per ciliegie modeste sia esteticamente che a livello gustativo. Dobbiamo evitare certi errori perché rischiamo di allontanare i consumatori”.

“La Puglia, tra le regioni più colpite, ha perso le principali produzioni di inizio campagna e, solo adesso, si sta iniziando a raccogliere un po’ di Ferrovia ma, da quello che ho visto sugli scaffali dei negozi, il prodotto non ha il giusto grado di maturazione. Anche in Campania e Veneto i danni sono stati considerevoli”.

“Nonostante ci troviamo nel pieno di una campagna difficile, guardiamo il lato positivo e possiamo affermare che la grande qualità sta arrivando ma dobbiamo attendere, ancora, qualche giorno. A Vignola se riuscissimo a fare un mese di giugno di buon livello potremmo rimettere in carreggiata la stagione” – conclude Monari.

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