McDonald’s: Slow Food contro Coldiretti

Ettore Prandini, Coldiretti

Slow Food si schiera contro le affermazioni del presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, rilasciate durante il lancio della campagna ‘I’m lovin’ it Italy’ di McDonald’s.

“Non possiamo condividere le sue parole – è la critica dell’associazione del ‘cibo buono, pulito e giusto’ – L’accordo tra la principale organizzazione agricola nazionale e la più grande catena mondiale di ristoranti di fast food può avere una valenza commerciale importante e può dare risposte economiche a realtà produttive che attraversano momenti di crisi, ma non può essere presentato come operazione culturale e sociale che conduce verso l’eccellenza, la valorizzazione della biodiversità e del made in Italy, la sostenibilità, il benessere animale”. Le affermazioni dell’associazione si possono leggere su FoodAffairs.

Prandini aveva sottolineato come McDonald’s “è partito come un fast food ma è diventato una catena di ristoranti che può, a tutti gli effetti, rappresentare l’italianità”. Slow Food ribatte: “L’eccellenza del cibo italiano è il frutto di saperi artigianali, culture, competenze diffuse, suoli sani, bellezza e diversità dei paesaggi, produttori che hanno storie da raccontare, che difendono e migliorano i loro territori. Va presa molto sul serio, quindi. Non c’entra nulla con operazioni di marketing per italianizzare, con l’aggiunta di ingredienti locali, una formula gastronomica che rappresenta quanto di più standardizzato l’industria alimentare globale abbia mai concepito. L’italianità va difesa quando è virtuosa. Se vogliamo davvero occuparci di sovranità alimentare – conclude Slow Food -, dobbiamo associare il concetto del ‘made in Italy’ a modelli realmente virtuosi, e non ridurlo a un mero slogan”.

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