Superbonus: Abi, soluzione immediata per le imprese

Superbonus, c’è l’impegno da parte dell’Abi di trovare una soluzione urgente per disincagliare i crediti di migliaia di imprese che, con la crisi di liquidità, rischiano di fallire. Sarà questo il focus dell’incontro a Palazzo Chigi dove i vertici dell’Associazione bancaria si ritroveranno, davanti al governo, insieme a Cdp e Sace.

Sul tavolo di Abi e Ance è già arrivata una proposta, la compensazione degli F24 dei clienti con i crediti acquisiti dalle banche, che tiene conto di questo: se da una parte ci sono 15 miliardi di crediti nei cassetti fiscali delle imprese, dall’altra è ridottissima la capacità di assorbimento degli istituti di credito. Ecco perché si è pensato alla compensazione.

L’Abi ha aggiunto che è necessaria una “misura tempestiva”, che consenta “immediatamente alle banche di ampliare la propria capacità di acquisto utilizzando una parte dei debiti fiscali raccolti con gli F24, compensandoli con i crediti da bonus edilizi ceduti dalle imprese e acquisiti dalle banche”. Sul nodo della responsabilità solidale di chi acquista il credito ha già operato il decreto legge licenziato la settimana scorsa dal Governo.

L’Abi ha inviato una circolare agli associati: “Nel provvedimento è previsto un importante chiarimento, fortemente auspicato dall’Abi, per semplificare e rendere più fluidi i procedimenti: in caso di mancata sussistenza dei requisiti che danno diritto ai benefici fiscali, il fornitore che ha applicato lo sconto e i cessionari che hanno acquisito il credito, in possesso della documentazione che dimostra l’effettività dei lavori realizzati, non saranno responsabili in solido, a meno che ci sia dolo”. E, anzi, “il mancato possesso della documentazione non costituisce più una causa di responsabilità solidale per il cessionario che può dimostrare con ogni mezzo di aver agito con diligenza o della non gravità della negligenza”.

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