Superbonus: che succede a chi ha già avviato i lavori

Edilizia

Superbonus: che succede a chi ha già iniziato i lavori, dopo l’ultimo decreto legge? Cerchiamo di capirlo. Il blocco delle cessioni di credito riguarda gli interventi futuri. Tutti coloro che hanno depositato il titolo abilitativo entro il 16 febbraio non cambia nulla. Potranno tranquillamente esercitare l’opzione della cessione del credito o dello sconto in fattura. Chi invece non avesse ancora provveduto a presentare la Cilas, non potrà usufruire più della cessione. Potrà solo detrarre le spese sostenute per l’intervento.

La limitazione della responsabilità in solido ai casi di dolo o colpa grave era già presente prima della pubblicazione del Decreto legge. Si è solo definito un set documentale che, se presente, garantisce il cessionario dalla contestazione dell’Agenzia delle Entrate, cosa che andava fatta nel 2020, non a fine incentivo. In ogni caso la legge non protegge dai sequestri dei crediti da parte dell’autorità giudiziaria in caso di frode. Quindi a oggi solo le banche che hanno potenziato i loro sistemi di controllo integrativi rispetto a quanto previsto dalla norma e dall’Agenzia delle entrate (come ad esempio registrazioni video, foto geolocalizzate e ispezioni in cantiere), finalizzati alla verifica della realizzazione delle opere edilizie, non corrono il rischio di un sequestro impeditivo. Lo scrive Quotidiano.net.

Non è pensabile che a breve ci sia una diminuzione dei prezzi delle materie prime. Se il Superbonus ha dunque dei paletti dopo il decreto del Governo, non va dimenticato che esistono altri bonus di ristrutturazione. C’è quello del 50 per cento per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, per un importo fino a 96 mila euro di spesa per ogni immobile, da detrarre in dichiarazione Irpef in dieci anni.

Fino al 31 dicembre 2024 si può usufruire in alternativa della cessione del credito o dello sconto in fattura. Confermato l’ecobonus, così come il bonus facciate, con sconti che vanno dal 50 all’85 per cento e con tetti di spesa diversi. Infine, esistono il bonus mobili ed elettrodomestici, così come il bonus verde fino al 2024.

Exit mobile version