Bonus edilizi: cessione dei crediti, cambia di nuovo la norma

Edilizia

Novità per la disciplina delle cessione dei crediti derivanti dal bonus edilizio, ossia Superbonus, bonus ristrutturazione, ecobonus e sismabonus. È una delle misure del Decreto Aiuti Quater, che è stato convertito in legge. Si allentano le misure, è questa la novità più rilevante. Si era cercato, precedentemente, di limitare la circolazione dei crediti per tenerne meglio traccia, ma il risultato ra stato che diversi operatori avevano smesso di acquistarli.

Il nuovo decreto permette un numero massimo di cessioni di cinque, rispetto alle quattro precedenti, che possono diventare sei se si è scelto lo sconto in fattura. Nell’elenco rientrano intermediari finanziari iscritti all’albo, società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo, imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia. Le cessioni tra banche e soggetti qualificati passano da due a tre.

La norma prevede che, per chi fino al 2024 sostiene interventi edilizi agevolati, è possibile non usufruire dell’utilizzo diretto della detrazione spettante in sede di dichiarazione dei redditi, ma scegliere tra due opzioni: sconto in fattura o cessione di un credito d’imposta.

Riassumendo, i contribuenti possono effettuare una prima cessione del credito a chiunque, il primo cessionario può cedere il credito solo a un soggetto qualificato; costui può effettuare la terza cessione a un altro soggetto qualificato, che a sua volta può cedere il credito a un ulteriore soggetto qualificato. Da questi, infine, il credito può essere ceduto un’ultima volta sola a un suo correntista che non sia un’impresa o un professionista

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