Artigianato: Emilia Romagna, s’interrompe il trend positivo

Artigiano

Al 30 settembre 2022 le imprese artigiane registrate in Emilia-Romagna sono 124.189, pari a 963 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-0,8%), interrompendo la dinamica positiva degli ultimi 4 trimestri e segnando un nuovo minimo storico di imprese dell’artigianato. I dati sulla nati-mortalità delle imprese mostrano un numero di iscrizioni stabili a fronte di un lieve incremento delle cessazioni di imprese. Nel III trimestre 2022 le cessazioni non d’ufficio del comparto artigiano sono 1.499, 184 in più rispetto al III trimestre 2021, a fronte di 1.744 iscrizioni, 17 in meno rispetto ad un anno fa, determinando un saldo tra iscrizioni e cessazioni n.d.u. positivo di 245 unità. Il tasso di crescita che ne risulta è pari a +0,20% in linea con il tasso delle imprese totali (+0,21%) e lievemente superiore al dato medio nazionale per l’artigianato (+0,16%).

A livello provinciale il tasso di crescita del comparto dell’artigianato risulta avere performance migliori della media regionale a Reggio Emilia (+0,38%), Bologna (+0,29%), Modena (+0,28%) e Ferrara (+0,23%)

A livello settoriale tra le imprese artigiane le Costruzioni si distinguono per una tenuta nel confronto tendenziale con il III trimestre 2021 (+0%) e una lieve crescita rispetto allo stesso periodo pre-crisi (+0,9%). Tra gli altri settori, che mostrano variazioni negative, si rileva un calo più accentuato in particolare per il Manifatturiero (-2,4% rispetto al III trimestre 2021 e -5,4% rispetto al III trimestre 2019).

Nel dettaglio, dinamiche positive e più intense per le imprese registrate artigiane emilianoromagnole nel III trimestre dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo del 2021, le rileviamo per Attività di servizi per edifici e paesaggio (+1,2%), Altre attività professionali, scientifiche e tecniche (+0,9%) e Altre attività di servizi per la persona e Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature (+0,7% entrambe).

Le iscrizioni rappresentano una variabile chiave, il cui trend permette di misurare la capacità rigenerativa di un tessuto produttivo. Ampliando per questo motivo lo sguardo alla totalità delle imprese iscritte (artigiane e non) nel III trimestre 2022 si nota un rallentamento rispetto allo stesso periodo del 2021 (-0,7%) e un calo rispetto al III trimestre 2019 (-8,3%), calo più contenuto rispetto a quello a doppia cifra rilevato a livello nazionale (-12,0%). Le Costruzioni, nonostante il rallentamento di iscrizioni osservabile nell’ultimo anno (-9,1% rispetto al III trimestre 2021), restano superiori al trend pre-crisi (+15,4%), al contrario i Servizi alle persone registrano un aumento delle iscrizioni rispetto al III trimestre 2021 (+2,6%) ma restano al di sotto del III trimestre 2019 (-16,5%). I Servizi alle persone e la Manifattura calano sia nel breve (-8,8% e -17,4% rispettivamente) che nel lungo periodo (-11,7% e -15,2%). A livello provinciale migliori performance delle iscrizioni al III trimestre 2022 rispetto al III trimestre 2021 le rileviamo per Bologna (+13,3%) e Ferrara (+11,0%) mentre rispetto al III trimestre 2019 rileviamo riduzioni più insistenti del numero di nuove imprese a Parma (-29,5%) e Bologna (-16,9%).

Exit mobile version