Una porta aperta sul futuro della manifattura e del mondo del nuovo artigianato digitale. È senza dubbio questo il risultato raggiunto dal team della Federmoda di Cna Ancona, protagonista dell’edizione 2022 del Brand Festival di Jesi.
Attraverso 3 distinte iniziative ed interventi, il mondo della moda Cna ha mostrato (e insegnato!) ad imprenditori, comunicatori, designer e appassionati lo stato dell’arte del mondo dell’artigianato della moda e soprattutto le traiettorie future. Protagoniste Gaia Segattini, presidente Cna Federmoda Ancona e Daniela Diletti, entrambe imprenditrici della moda e divulgatrici.
“Con questi eventi – spiega Gaia Segattini – abbiamo potuto raccontare il nuovo modello economico di artigianato digitale nato grazie ai social network, che in questi ultimi anni si è ormai strutturato ed ha dimostrato ampiamente di essere sostenibile finanziariamente, e che ha di fatto ridefinito la produzione manifatturiera, le modalità di acquisto e la percezione della qualità da parte dei consumatori finali nei confronti dell’artigianato”.
Il primo evento è stato il flash mob “L’Abito fa il Monaco” che si è svolto lungo corso Matteotti sabato pomeriggio (1 ottobre), durante il quale Gaia Segattini e Daniela Diletti hanno intervistato i passanti sulle loro scelte di abbigliamento, sulle modalità di acquisto e sull’uso dell’e-commerce, restituendo nei video (o meglio stories) pubblicati online un quadro variegato di scelte, non sempre consapevoli in merito a ciò che si indossa.
Durante il main event di domenica pomeriggio, le esperte imprenditrici hanno tenuto uno speech dal titolo emblematico: “L’Artigianato tra Medioevo ed Iperuranio”, in cui hanno analizzato come ci sia un artigianato emergente lontano dall’immaginario sia dell’artigiano anziano e dalle mani callose che lavora in una bottega buia (il medioevo), sia dal maker che crea prototipi grazie alle stampanti 3D e alla digital fabrication (l’iperuranio).
Infine lunedì mattina Segattini e Diletti sono state relatrici di un seminario di formazione destinato agli imprenditori del settore dal titolo “La libertà è dietro la Fiera. Schivare la Manifattura tradizionale e scoprirsi Brand”, in cui hanno tracciato le linee d’azione che, partendo dalla rete e dalla condivisione, aprono alla comunicazione digitale e creano rapporti lavorativi collaborativi. Un nuovo modo di intendere il lavoro artigiano che si nutre della conoscenza del proprio pubblico finale e dell’utilizzo delle materie prime e delle competenze esistenti per approdare alla creazione di un brand proprio con un consistente aumento del valore della propria azienda.