Assisi, una cerimonia struggente nel ricordo di chi ha perso la vita nel terremoto del 1997

E’ passato un quarto di secolo da quel nefasto terremoto del 1997, che ha colpito tante vite ed anche il patrimonio artistico della città. Omaggiare le vittime e ringraziare coloro che hanno ricostruito le opere: questo il senso della cerimonia che si è svolta nella Basilica superiore di San Francesco per ricordare a distanza di 25 anni il terremoto del 1997, con la messa officiata dal custode Marco Moroni, alla presenza del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, del commissario straordinario alla ricostruzione del sisma 2016 Giovanni Legnini, della presidente della Regione Donatella Tesei, del sindaco Stefania Proietti e delle altre autorità religiose, civili e militari.
Dopo la funzione religiosa, si è svolta l’inaugurazione del rinnovato refettorio del Sacro Convento, dopo i lavori di consolidamento strutturale, i restauri e il rifacimento degli impianti di illuminazione e riscaldamento.
Il sindaco di Assisi ha portato il saluto dell’amministrazione comunale e ha ricordato il dramma vissuto in quei momenti, il dolore per la morte di quattro persone e le ferite al patrimonio artistico e civile della città.
“Siamo qui insieme, 25 anni dopo – ha detto il sindaco – per non dimenticare coloro che sono morti in seguito a quelle scosse ed esprimere la nostra vicinanza ai familiari, siamo per qui per ribadire che la prevenzione, la ricostruzione fatta a regola d’arte riesce a salvare vite ed è questa la strada giusta, siamo qui per ringraziare, a nome dell’intera città, tutti coloro che si sono adoperati con impegno e generosità per ridare luce e speranza a una intera comunità e a un patrimonio del mondo”.

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