Caro energia, Cna Fermo: “Governo intervenga prima del 26 settembre”

Cna Fermo

Era ottobre 2021 e la Cna di Fermo, attraverso il settore autotrasporto, parlava di “tempesta perfetta”: una combinazione di fattori negativi che avrebbe portato ad un risultato disastroso. Erano i primi giorni dell’aumento vertiginoso del metano, che bloccava la produzione dell’additivo ADBlue e lasciava i camion sui piazzali. E oggi, con l’inizio di settembre, la tempesta perfetta è sotto gli occhi di tutti.

“Troppo spesso si sottovaluta la voce degli autotrasportatori – dichiara con amarezza Emiliano Tomassini, presidente della Cna di Fermo – il loro allarme è sempre la cartina di tornasole di un problema concreto che poi investe, di conseguenza, tutti”.

La preoccupazione di Tomassini è relativa non solo ad elettricità e gas, ma a tutto ciò che è energia, carburanti in testa: “Il 20 settembre scade la quinta proroga sulle accise – ricorda – e sarà un duro colpo per tutti. Considerato anche l’effettivo davvero relativo e non sufficiente che questo provvedimento ha avuto sulle imprese, l’ulteriore proroga al 5 ottobre di cui si parla non sarà di certo risolutiva”.

La tempesta perfetta sta arrivando a colpire, oltre ai cittadini, le medie, piccole e micro imprese e sono soprattutto queste a prendere decisioni drastiche: “Moltissime piccole imprese che operano in filiere non possono trasferire sui clienti i maggiori oneri – spiega il direttore generale Cna Fermo Alessandro Migliore – e nei prossimi mesi è atteso un ulteriore indebolimento del comparto manifatturiero. È una condizione che da mesi riduce la competitività delle imprese, mettendo a rischio ripresa e occupazione, o si tramuta in una pericolosa spinta inflazionistica. Siamo consapevoli dello sforzo profuso dal Governo già a partire dalla fine del 2021, misure che però non sono state sufficienti a compensare bollette che ormai pesano 3-4 volte di più sui costi aziendali”.

Sono necessari interventi robusti e strutturali adesso per scongiurare un lockdown produttivo: “Non si può aspettare certo il 26 settembre. Bisogna agire subito – dice Tomassini – le forze politiche mettano da parte la corsa elettorale per adoperarsi e mettere in atto soluzioni concrete. Sarebbe auspicabile una decisione a livello europeo, ma la gravità della situazione impone interventi rapidi ed efficaci e quindi anche l’introduzione di un massimale al prezzo del gas su base nazionale”. Parallelamente, rimane alta l’attenzione sulla necessità di garantire le forniture in vista dell’inverno.

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