Puglia, gli stranieri riempiono gli agriturismi

puglia agriturismi

Gli stranieri riempiono gli agriturismi della Puglia. Anche se le imprese del settore devono fronteggiare l’aumento dei costi e la carenza di personale. E’ il bilancio di metà estate tracciato da Confagricoltura Puglia. Che conferma come la scelta degli agriturismi ora riguardi anche la stagione estiva.

“Circa il 70% dei nostri clienti – informano il presidente di Agriturist Puglia Giovanni Scianatico e il presidente di Confagricoltura Brindisi Antonello Bruno, entrambi operatori del settore – viene dall’estero. E questo è dovuto sia alla fine delle restrizioni imposte dalla pandemia Covid e sia per i prezzi dei servizi che hanno portato la Puglia ad essere considerata la regione più cara d’Italia. Se i prezzi delle nostre strutture hanno subito degli aumenti prettamente legati ai rincari energetici non è lo stesso per i lidi e gli altri costi che devono sopportare i turisti”.

In particolar en Puglia, in questo agosto c’è una fortissima presenza di turisti tedeschi, francesi, olandesi. E anche inglesi, nonostante la Brexit.

“Di certo – sottolineano Scianatico e Bruno –  la notizia che siamo una delle mete più costose al mondo alla lunga non ci giova. La nostra preoccupazione è che porti a una contrazione favorita dal passaparola come è avvenuta in altre regioni italiane che oggi pagano con flessioni turistiche l’aver adottato una politica al rincaro”.

Uno dei problemi principali e la scarsità di lavoratori: “Nonostante l’applicazione di contratti stabiliti per legge, gli agriturismi pugliesi non riescono a trovare stagionali. Mancano all’appello cuochi, camerieri, addetti alle pulizie e animatori: si tratta di circa il 20% del fabbisogno necessario per garantire la piena funzionalità del settore in Puglia”.

Exit mobile version