Giù il petrolio, ma i carburanti alla pompa restano elevati

benzina diesel

Cala il petrolio, ma i carburanti alla pompa restano a prezzi elevati. Nonostante infatti il prezzo del petrolio sia calato quasi a 90 dollari al barile, dopo aver superato a marzo addirittura i 130 dollari, il prezzo alla pompa del gasolio, come pure sull’extrarete, ha registrato un calo minimo. Eppure, quando il prezzo del petrolio sale l’adeguamento di benzina e diesel al rialzo è immediato.

“Purtroppo – commenta la presidente di Ruote Libere, Cinzia Franchini – si tratta di una triste consuetudine alla quale però è impossibile abituarsi, soprattutto in un periodo così difficile per le aziende di autotrasporto. Questo gap tra l’andamento reale del valore della materia prima e il prezzo con cui viene offerto il carburante all’utente della strada è lo specchio delle fortissime speculazioni che da mesi falsano il mercato strangolando tante imprese. Speculazioni che il Governo non è riuscito a limitare e che hanno, come temevamo, aggirato il taglio delle accise di 25 centesimi. Ricordiamo del resto che, di fronte all’incremento del costo del barile, l’adeguamento alla pompa è sempre simultaneo, mentre il calo avviene letteralmente col contagocce”.

E il prezzo del gasolio continua a pesare sulle attività di autotrasporto. “L’autotrasporto – prosegue Franchini – è gravato da problemi atavici e storici, ma oggi il costo del gasolio rappresenta una emergenza assoluta che si innesta appunto in un quadro già complesso. Il Governo ha seguito la strada del taglio delle accise col risultato che il prezzo alla pompa del gasolio è rimasto per settimane abbondantemente sopra i 2 euro e ora fatica a scendere sotto gli 1,8 euro. Parallelamente sono stati eliminati i rimborsi ordinari delle accise per gli autotrasportatori sostituendoli con la promessa di un “bonus” sotto forma di credito d’imposta che al momento è ancora di là da venire”.
Un quadro non idilliaco certamente per tutti gli automobilisti, soprattutto nel periodo in cui molti si spostano verso i luoghi di villeggiatura. “Ma che per chi fa del viaggiare, trasportando merce, il proprio mestiere, per chi guida mezzi che consumano in media 3 litri di gasolio per percorrere un chilometro – conclude la presidente di Ruote Libere – la situazione è letteralmente insostenibile”.

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