Agroalimentare, nel 2021 crescono export e importazioni

export import

Balzo in avanti nel 2021 per le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani. Per la prima volta sono stati superati i 50 miliardi (+11,3%). Ma l’incremento record delle importazioni dall’estero (per 48,28 miliardi, +13,6%) rallenta, pur di poco, il trend positivo della bilancia agroalimentare, che nel 2020 aveva segnato +2,86 miliardi.

Il Rapporto 2021 sul commercio estero dei prodotti agroalimentari realizzato dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia, evidenzia come la crescita delle esportazioni riguardi tutti i prodotti e settori. Con le sole eccezioni delle esportazioni di pasta (-6,2% in valore e -12,6% in quantità) e di conserve di pomodoro (-7,7% in quantità). 

Quanto alle importazioni, l’aumento in valore degli acquisti riguarda in particolare quelli ittici, come i “crostacei e molluschi congelati” (+40,7% in valore), tra i più colpiti nel 2020 dagli effetti del lockdown e delle chiusure che avevano interessato i canali dell’Horeca. 

I principali mercati

Unione Europea (+57,7%) e Nord America (+13,2%) si confermano i principali mercati di riferimento per le esportazioni agroalimentari dell’Italia. Che importa prodotti per il 68% dalla stessa Ue. I mercati con cui sono aumentati di più gli affari sono per le esportazioni Stati Uniti (14,2%), Francia (8,3%) e Germania (7,1%); si importano prodotti dalla stessa Francia (+11,5%) e dalla Spagna (12%). A seguito della Brexit, nel 2021 le importazioni dalla Gran Bretagna si sono dimezzate rispetto all’anno precedente, mentre le esportazioni sono cresciute, ma solo dell’1,6%.

Gli effetti della guerra in Ucraina

Nel Rapporto del Crea sono analizzati anche gli effetti della guerra in Ucraina. L’import agroalimentare dell’Italia dall’Ucraina a marzo di quest’anno, rispetto allo stesso mese del 2021, si è ridotto in valore del 13%. In forte calo i volumi importati dei principali prodotti (-40,5% di olio di girasole; -70% di panelli di girasole e frumento tenero). Più contenuta la contrazione dell’import di mais (-5,4%). 
Sempre a marzo, pur in un quadro generale di aumento complessivo dell’export totale, si riduce del 35% il valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari verso la Russia, in particolare il caffè torrefatto (-81,8% in quantità) e gli spumanti DOP (-46,4%).
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