Il marchio “Ospitalità” sia una ulteriore qualificazione degli esercizi turistici di Prato e Pistoia.

La ristorazione è il punto forte del settore turistico in Toscana: il 60% delle imprese nel comparto è specializzato a vario titolo in questo tipo di attività. Ma complessivamente il turismo incide molto forte dell’economia regionale dal momento che occupa il sesto posto nelle classifiche nazionali, dando vita a numeri per niente trascurabili: oltre 46 mila registrate che significavano 183 mila lavoratori, che insieme ai pernottamenti iniziano a sfiorare i volumi pre pandemia. Una premessa che ha spinto la Camera di Commercio di Pistoia e Prato a cercare una specializzazione dell’offerta, a generare un marchio dell’ospitalità, tale d indirizzare le richieste dei viaggiatori
A dire la verità, un marchio già c’è, a fronte dell’iniziativa del sistema delle Camere di commercio, in collaborazione con ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), e che, dal 1997, mira a identificare, qualificare e valorizzare le imprese ricettive e ristorative che fanno della qualità l’elemento centrale della propria offerta. La Camera di commercio di Pistoia-Prato ha lanciato un avviso per raccogliere le richieste a partecipare alla selezione per l’assegnazione del marchio Ospitalità Italiana.
Il marchio, ad oggi, è presente sia in Italia, con 6.500 imprese certificate, che all’estero, con più di 2.250 imprese ricettive italiane che diffondo e promuovono la cultura enogastronomica italiana.
Nato come certificazione volontaria per garantire al consumatore finale la qualità dei servizi offerti dalle imprese del turismo e della ristorazione, il marchio Ospitalità Italiana si è evoluto in un hub in grado di fornire alle aziende un percorso mirato a migliorare le loro performance in termini di posizionamento e di mercato.
Sono solo 70 le imprese operanti nelle province di Prato e Pistoia che potranno seguire il percorso di certificazione.

 

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