L’Umbria alla caccia degli otto milioni di turisti che sceglieranno le città d’arte

La struttura ricettiva dell’Umbria ha fatto e sta facendo un grande sforzo, quello di mettersi in linea d’attesa della gran massa di italiani che questa estate sceglieranno le città d’arte. Perché alla Federalberghi regionale hanno in mano la previsione che dice che il 57% dei 28 milioni di italiani che andranno in vacanza, una o più volte, ha scelto o sceglierà il mare, ma ben 8 milioni, circa il 28% del totale, privilegia città, luoghi d’arte, piccoli borghi, mentre il resto opta per la montagna e la natura.
Accanto alla vacanza lunga – di circa 7 giorni, normalmente ad agosto – gli italiani hanno in programma tra giugno e settembre almeno un break da 1-2 pernottamenti, per cui spenderanno in media poco meno di 300 euro, e una vacanza breve di almeno 3 giorni, con un budget di quasi 550 euro.
Per l’Umbria un bacino di utenza molto “appetibile” a cui attingere, giocando,insieme agli altri plus,la carta della qualità dell’offerta ricettiva, a cui stanno dando una spinta fondamentale le risorse messe a disposizione dalla Regione Umbria. Quasi 200 sono le strutture alberghiere ed extralberghiere finanziate dal bando Umbria Aperta, a cui si aggiungono decine di altre che hanno partecipato ai bandi sui comprensori sciistici e agli altri provvedimenti recenti per migliorare i propri standard.
“L’impegno degli imprenditori, che hanno messo in campo anche risorse proprie in un momento in cui non è certo agevole farlo, e il sostegno dato alle loro esigenze dalla Regione, pienamente recepite dalla presidente Tesei e dall’assessore Agabiti – sottolinea il presidente di Federalberghi Umbria Confcommercio Simone Fittuccia – stanno consentendo a tante strutture di fare un upgrade fondamentale per accrescere il posizionamento sul mercato. E questo sostegno auspichiamo possa continuare anche con la prossima programmazione europea. Dobbiamo ringraziare la Regione anche per lo sforzo fatto nell’accelerare i tempi di definizione delle graduatorie dei bandi entro il 30 giugno, scadenza del regime agevolato del temporary framework. Questo ha consentito di derogare ai limiti di finanziamento stabiliti normalmente in base al regime deminimis, cosicché ogni impresa ha avuto la possibilità di accedere a maggiori risorse. Il risultato di questo percorso, con la fine, speriamo, del periodo di emergenza – conclude il presidente Federalberghi Umbria – sarà un Umbria più competitiva, capace di garantire al turista un livello di ospitalità ottimale e una esperienza ancora più piacevole e coerente con le sue aspettative, di migliorare la permanenza media, da sempre un tallone d’Achille del nostro settore, e di guardare al periodo autunno-inverno con rinnovata fiducia, anche grazie alle costanti e sempre più apprezzate campagne di comunicazione promosse dalla Regione”.

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