Cgil Marche: sindacato in salute nonostante pandemia e lavoro

Giuseppe Santarelli, Cgil Marche

Cgil Marche chiude il 2021 con 170.782 iscritti, in crescita attivi e giovani (20,7 per cento). Il 39 per cento sono iscritti al terziario, il 31 per cento a industria e costruzione, il 23 per cento dal settore pubblico. L’età media è di 47 anni, il 51,7 per cento è donna e il 16,7 per cento migranti.

“Un grande risultato in un anno complicato, caratterizzato dalla pandemia e da difficoltà economiche cui si sono aggiunti i problemi legati all’aumento dei costi delle materie prime”, commenta Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche.

“In un momento in cui si manifesta una crescente disaffezione verso la partecipazione democratica, la Cgil conferma di essere un punto di riferimento per migliaia di lavoratori, pensionati e disoccupati rappresentando l’11,5% dell’intera popolazione marchigiana”.

Sottolinea ancora Santarelli: “Sono dati certificati all’insegna della trasparenza in tema di rappresentanza: da anni, chiediamo al Governo una legge ad hoc che misuri il reale peso dei soggetti di rappresentanza”.

Il sindacato marchigiano è dunque in salute, specie se rapportato a una situazione economica e lavorativa alla prese con una ripresa soft di occupati pari allo 0,8 per cento. “Una ripresa risicata se si pensa che è affidata, in larga parte, a contratti a tempo determinato e comunque di breve durata”. Anche il fattore demografico non aiuta: secondo l’Istat gli abitanti sono un milione e 498 mila, -1 per cento rispetto al 2020.

Dai numeri si evince che “la Cgil ha seguito l’evoluzione e le trasformazioni dell’economia locale, un tempo caratterizzata dal manifatturiero. Da notare, poi, che negli ultimi dieci anni, c’è stato un incremento di lavoratori attivi pari al +2%”.

Santarelli rilancia: “Negli ultimi anni, la Cgil Marche ha investito molto sugli under 35 che rappresentano il 20,7% degli iscritti attivi. Oggi, nelle Marche, i Neet e cioè coloro che non lavorano, non studiano e risultano inattivi, sono il 23,3% tra i 16 e i 19 anni. E’ un dato preoccupante su cui occorre riflettere per capire come invertire la rotta e trovare una soluzione”.

Nelle Marche ci sono 81 sedi Cgil più decine di recapiti. Sono più di 206 mila le pratiche svolte dal Caaf, oltre 146 mila quelle dell’Inca e più di 7 mila quelle degli uffici vertenza.

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