Cna Emilia Romagna: ripartenza, documento in 10 punti alla Regione

Incontro Cna - Regione Emilia Romagna

Lo scorso 21 giugno, a Bologna, si è tenuto l’incontro ‘Sosteniamo la ripartenza!”: il presidente di Cna Emilia Romagna Paolo Cavini, il segretario Fabio Bezzi e tutta la presidenza regionale della Confederazione hanno incontrato il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l’assessore allo Sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione Vincenzo Colla, l’assessore a Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio Andrea Corsini e l’assessore alla Montagna, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità Barbara Lori.

Cna e Regione faranno squadra per il rilancio dell’Emilia Romagna. Si è parlato, durante l’incontro, di futuro, di crescita economica e benessere della comunità. Cavini ha presentato un documento, nato quando l’unico problema da affrontare era la pandemia, sviluppatosi successivamente insieme a tutti gli altri problemi: guerra in Ucraina, inflazione, costo delle materie prime e dell’energia. Gli alleati delle imprese sono i fondi europei, a cominciare dal Pnrr: per il Centro studi di Cna dell’Emilia Romagna, nel periodo 2021-2026, alla regione dovrebbero arrivare 14,6 miliardi di euro, di cui 7,25 in grado di impattare direttamente su artigiani e piccole imprese. Bisogna poi aggiungere i più di due miliardi dei programmi Fesr/Fse. La sfida sarà garantire che questi soldi abbiano una ricaduta diretta su artigiani, imprese e professionisti.

Cna Emilia Romagna ha dunque voluto lanciare una proposta alla Regione: “Alla luce della situazione in cui ci troviamo – afferma il segretario regionale Fabio Bezzi – chiediamo che il 50% delle risorse del Programma Regionale FESR 2021-2027 venga destinato alle sole imprese. La sfida, da giocare insieme, è quella di raggiungere un target pari a 2.000 imprese e professionisti all’anno, dal 2022 fino al termine della programmazione, destinando misure a fondo perduto a sostegno dei loro investimenti”.

“La Regione – afferma il presidente di Cna Emilia-Romagna, Paolo Cavini – ha reso noto che in Emilia-Romagna sono già programmati investimenti per 4,3 miliardi di euro, attraverso progetti che impattano su quasi il 90% dei Comuni emiliano-romagnoli. Ne siamo sinceramente felici perché questo successo è sinonimo di ottima collaborazione con tutti i nostri territori, ma la nostra preoccupazione riguarda la reale ricaduta di questi investimenti: si tratta solo di opere pubbliche? Quanto verrà, realmente, destinato alle imprese? E, in particolare, quanto alle piccole imprese?”.

Il documento presentato da Cna è diviso in dieci capitoli:
– Saperi e competenze, con stimoli sugli investimenti diretti sulla formazione per favorire il saper fare e formare le professionalità necessarie alle imprese
– Transizione ecologica, in cui si tratta di economia circolare, comunità energetiche, energia rinnovabile ed efficienza energetica, consumo del suolo e messa in sicurezza del territorio
– Digitale, Innovazione, Big Data parla della necessità di attivare un sistema di politiche industriali capaci di dare sostegno agli investimenti attraverso l’innovazione e la digitalizzazione, basi indispensabili per prepararsi al futuro
– Infrastrutture, notoriamente un tema particolarmente caro a CNA, che dal 2018 produce una mappatura annuale sulle criticità e lo stato delle infrastrutture emiliano-romagnole
– Sostenibilità e Territorio guardando al Green Deal europeo parla della necessità mettere al centro delle politiche di sviluppo la sostenibilità
– Imprenditoria giovanile e femminile, risulta molto urgente sviluppare iniziative rivolte a giovani e donne che l’emergenza sanitaria ha messo in ulteriore difficoltà, aggravando i divari
– Internazionalizzazione, con il disegno di un’Europa capace di riconoscere il valore della manifattura italiana, di valorizzare e proteggere le nostre filiere territoriali, i distretti, le competenze
– Cultura e Turismo, con stimoli su un asset fondamentale per la ripartenza post-pandemica: disponiamo di bellezze uniche in ogni angolo della nostra regione, dalla montagna al mare, dai borghi antichi alle città d’arte, possiamo offrire ogni tipologia di turismo
– Risorse finanziarie e Credito, in cui si ribadisce l’importanza di agevolare modelli accessibili per artigiani, piccole imprese e professionisti ed evitare di disperdere il grande potenziale derivante dalla ingente disponibilità di risorse
– Salute e Benessere, in cui si tratta dell’importanza degli investimenti nella buona sanità e nella sanità territoriale.

Cna si è impegnata a definire con i singoli assessorati una roadmap per la crescita. “È fondamentale – conclude Cavini – saper tornare a guardare al futuro con fiducia. Insieme saremo più forti di ogni difficoltà, insieme, ne sono certo, riusciremo a raggiungere tutti i nostri obiettivi”.

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