Coldiretti: crisi aziende agricole per i rincari

Aumento dei costi dell’energia e delle materie prime a causa della guerra in Ucraina, il che porta a un’impennata dei costi di produzione per le aziende agricole, oltre i 9 miliardi di euro. Lo fa sapere Coldiretti. Sono rincarati gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari, i bilanci sono in crisi. Nelle campagne gli aumenti dei costi vanno dal +170 per cento dei concimi al +90 per cento dei mangimi e al +129 per cento del gasolio.

Ci sono poi gli aumenti degli imballaggi: il vetro costa il 30 per cento in più dell’anno scorso, il tetrapak il 15 per cento, le etichette il 35 per cento, il cartone il 45 per cento, i barattoli di banda stagnata il 60 per cento, la plastica il 70 per cento.

Coldiretti precisa che più del 10 per cento delle aziende agricole è in una situazione così difficile da portare alla cessazione dell’attività, un terzo si ritrova a lavorare con reddito in negativo.

“Serve responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore anche combattendo le pratiche sleali nel rispetto della legge che vieta di acquistare il cibo sotto i costi di produzione” afferma il presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada. E il direttore Fabiano Porcu sottolinea “la necessità di risorse per sostenere il settore in un momento in cui si è aperto uno scenario di accaparramenti, speculazioni e incertezza che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare”.

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