Calo del fatturato in oltre 17.000 aziende agricole in Toscana: le sfide del settore

Nel 2023, il settore agricolo toscano ha sperimentato una significativa riduzione economica, con un calo del volume d’affari di circa il 20% rispetto all’anno precedente per oltre 17.000 aziende. Questa contrazione è il risultato diretto degli impatti a lungo termine della guerra in Ucraina e delle continue tensioni nei mercati globali, che hanno influenzato negativamente i prezzi e la disponibilità di risorse essenziali.

I costi crescenti per energie, fertilizzanti e mangimi, combinati con un marcato calo dei prezzi dei prodotti agricoli, hanno gravato pesantemente sui bilanci delle imprese. Coldiretti Toscana stima che circa il 34% delle aziende agricole della regione potrebbe beneficiare delle nuove disposizioni del Decreto Agricoltura, che include una moratoria sui debiti. Questa moratoria permetterà una sospensione di un anno sul pagamento del capitale delle rate dei mutui, offrendo un necessario sollievo finanziario.

Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana, ha enfatizzato l’importanza di questa misura, ottenuta grazie a numerose mobilitazioni a favore dei diritti degli agricoltori e per una maggiore trasparenza nel settore. Ha descritto la situazione attuale come un vero e proprio “tsunami” economico che ha colpito duramente le aziende, costringendole a operare spesso in perdita e a gestire l’aumento esponenziale dei costi produttivi e dei tassi d’interesse.

Il Decreto Agricoltura introduce anche misure contro le pratiche commerciali sleali e pone un freno all’espansione incontrollata dei progetti fotovoltaici su terreni agricoli. In particolare, il decreto prevede pagamenti più celeri per le imprese vittime di tali pratiche e il rafforzamento delle valutazioni dei costi medi di produzione da parte dell’Ismea.

La lotta alla cosiddetta “agricoltura fotovoltaica selvaggia” è una delle priorità di Coldiretti Toscana, che tuttavia supporta la transizione energetica sostenibile attraverso l’adozione di impianti fotovoltaici su tetti e la promozione dell’agrivoltaico, tecniche che consentono un’integrazione tra produzione agricola e produzione energetica rinnovabile.

Il Governo ha inoltre destinato risorse significative al sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, con un fondo di 32 milioni di euro e incentivi fiscali per gli investimenti nelle ZES, le Zone Economiche Speciali.

Per concludere, il Decreto prevede anche misure di semplificazione per la gestione della crisi idrica, con un piano di interventi urgenti previsto entro il 30 settembre 2024, che mira a migliorare e adeguare le infrastrutture idriche essenziali per il settore.

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