Piemonte: corsi di formazione per prevenire infortuni in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento

Mercoledì 8 giugno, all’Istituto enologico Umberto I di Alba, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’accordo di progetto ‘Prevenzione infortuni in ambienti confinati sospetti di inquinamento’. Prevede interventi per prevenire infortuni in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento.

Asl CN2, Associazione commercianti Albesi, Vignaioli piemontesi s.c.a., Confartigianato, Confagricoltura, Coldiretti e Confindustria Cuneo sono i firmatari dell’iniziativa promossa dalla Direzione territoriale Inail, con il supporto e il coordinamento della Direzione regionale dell’Istituto.

Il primo corso di formazione sull’utilizzo di un simulatore è già partito. Con il contributo anche della Banca di Alba, è un corso iniziato con gli allievi dell’Umberto I il 6 giugno, il giorno dopo con gli addetti alle lavorazioni in spazi confinati. La formazione è divisa in teoria e pratica utilizzando un simulatore realizzato e brevettato dall’Inail, che riproduce in modo controllato e sicuro alcune condizioni di lavoro tipiche degli ambienti confinati e/o sospetto di inquinamento.

Il simulatore è stato progettato da Luciano Di Donato, dirigente tecnologo di ricerca dell’Inail, docente con il ricercatore Marco Pirozzi del corso. L’oggetto è costituito da una struttura, accessoriata con sistemi fissi, attrezzature mobili e strumentazione dedicata per alterare le capacità cognitive e sensoriali degli utilizzatori. C’è anche un sistema di registrazione degli eventi per studiare il comportamento in condizioni di stress. Il macchinario, brevettato in Italia, ha ottenuto un brevetto internazionale in Usa, Russia, Cina e Canada ed è in corso di brevetto anche in Epo (Europe patent organisation), India e Brasile.

“Grazie alla collaborazione con la Scuola enologica il progetto coinvolgerà anche gli studenti”. “Il corso ha l’obiettivo di informare i lavoratori sugli aspetti tecnico/pratici delle attività svolte in ambienti confinati come serbatoi, silos e attrezzature di lavoro in ambienti sia industriali che agricoli”, ha spiegato Aldo Pensa, responsabile della Direzione territoriale Inail di Cuneo. “Tuttavia – ha aggiunto – grazie alla collaborazione con la Scuola enologica di Alba il progetto coinvolgerà anche gli allievi dell’Istituto che potranno assistere ai moduli teorici incominciando così a prendere confidenza con i pericoli insiti in queste lavorazioni”.

“Questo progetto nasce dalla determinazione di un territorio a reagire ai recenti casi di infortuni mortali avvenuti in ambienti confinati, in particolare nel settore agricolo e vitivinicolo”, ha dichiarato il direttore dell’Inail Piemonte, Giovanni Asaro. “Da anni l’Inail svolge attività sperimentale di ricerca applicata e alta formazione sui temi della prevenzione – ha sottolineato – anche in collaborazione con realtà accademiche e di settore, perché l’informazione, la consulenza specifica, la divulgazione delle buone pratiche sono le armi più efficaci per contrastare il fenomeno infortunistico e tecnopatico. Tuttavia – ha concluso – solo unendo le forze e le competenze specifiche di tutti gli attori della sicurezza, come è avvenuto con la sigla di questo accordo, potremo contribuire davvero a migliorare i livelli di sicurezza degli ambienti e delle condizioni di lavoro che presentano maggiore criticità”.

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