Export, record per Made in Tuscany nel primo trimestre 2022 (+19%)

Nuovo record per il Made in Tuscany all’estero, ma preoccupano gli effetti del conflitto in Ucraina sui consumi globali. Dopo aver sfiorato i 3 miliardi di euro di esportazioni nel 2021, cifra senza precedenti, il primo trimestre ha confermato l’ottimo andamento delle esportazioni di cibo, vino, olio e prodotti agricoli all’estero con un balzo del 19%, il più alto mai registrato nei primi tre mesi dell’anno. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dei dati diffusi dall’Istat. “La performance del primo trimestre non ci sorprende poiché conferma una curva ascendente e costante del nostro Made in Tuscany agroalimentare di qualità nel mondo” dice Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana. “Tutti i mercati di riferimento dei nostri prodotti agricoli segnano un aumento delle esportazioni trainate principalmente dalla crescita a doppie cifre del vino e dell’olio, che da soli valgono i due terzi del commercio estero anche se c’è apprensione per gli effetti che avrà la guerra”.

Nel primo trimestre del 2022 le esportazioni di vino, olio, pasta, confetture e prodotti farinacei hanno raggiunto la quota di 832 milioni di euro, 132 milioni di euro in più rispetto all’anno prima. Ad incidere in maniera determinante sono stati il settore olivicolo con 206milioni di esportazioni (+24,8%), più di quello vitivinicolo con 266 milioni (+19,9%), frutta ed ortaggi lavorati (+0,9%). In flessione invece il settore della pasta con (-2,3%). Il mercato europeo si conferma il più importante con il 63% del totale, per un valore di 532 milioni di euro (nel 2021 era stato di 1,7 miliardi di euro). Paese leader è la Germania con quasi 140 milioni di euro (+19%), seguita da Francia con 94 milioni e Spagna con 18 milioni circa. Bene anche il mercato americano con gli Stati Uniti che hanno comprato 178 milioni di euro di prodotti alimentari tra gennaio e marzo (+18%) e quello del Regno Unico, nonostante la Brexit, con quasi 60 milioni (+30%). Perde colpi la Cina con una riduzione consistente di prodotti acquistati dalla nostra regione (-20%) anche se attualmente questo mercato vale solo 9 milioni di euro.

Alla base del successo del Made in Italy c’è un’agricoltura che è diventata la più green d’Europa con la leadership Ue nel biologico a cui la Toscana contribuisce con 5.271 operatori, 463 specialità alimentari tradizionali, il primato in Italia per numero di DOP, IGP e SGT con 92 prodotti per un valore complessivo delle produzioni di 1.151 milioni di euro e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. Il primato del Made in Tuscany del cibo e del vino lo rende anche il più minacciato, in un mercato globale dove il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo ha raggiunto i 120 miliardi di euro. “Il contributo della produzione agroalimentare Made in Italy a denominazione di origine alle esportazioni e alla crescita del Paese potrebbe essere nettamente superiore se si bloccasse la contraffazione alimentare internazionale” ha detto Filippi, sottolineando che sconfiggendo l’agropirateria si potrebbero creare migliaia di nuovi posti di lavoro.

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