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Confcooperative FedAgriPesca: Piccinini il nuovo presidente Modenese, è stato alla guida di Fedagripesca Emilia Romagna dal 2014 al 2022 ed è oggi il presidente di Confcooperative Modena

di Alessandro Pignatelli
10/06/2022
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Carlo Piccinini è il nuovo presidente di Confcooperative FedAgriPesca. Dal 2014 al 2022 è stato numero uno di Fedagripesca Emilia Romagna ed è attualmente presidente di Confcooperative Modena. Modenese, 49 anni, è laureato in Economia e Commercio; è vice presidente della cantina sociale di Carpi Sorbara.

Piccinini è stato eletto durante l’assemblea di Roma, davanti a 300 delegati, Prende il posto di Giorgio Mercuri, che ha guidato l’associazione cooperativa per due mandati. “Sono onorato di assumere questo incarico che mi appresto a rivestire con grande determinazione e senso di responsabilità” ha dichiarato il presidente neoeletto. “Raccolgo in eredità da Mercuri, che ringrazio per il grande lavoro svolto, una federazione in salute. Oggi però le nostre imprese vivono un momento di grande difficoltà, dovuto all’aumento generalizzato dei costi delle materie prime, dei costi energetici e di produzione e la carenza di manodopera in un quadro segnato dall’instabilità geopolitica causata dalla guerra; sul piano interno, si fa sentire la morsa dell’aumenti dei prezzi al consumo, la crescita dell’inflazione e la contrazione della spesa alimentare”.

Per difendere la competitività delle imprese bisogna “tutelare prima la sostenibilità economica delle imprese chiamate a perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale – spiega il neo presidente – e che si proceda con cautela con la transizione green delineata dall’Europa attraverso la strategia Farm to fork, rimandando i tempi di attuazione per rendere realmente raggiungibili gli obiettivi introdotti a livello europeo e internazionale”.

Per l’occupazione, “è necessario aumentare la produttività del lavoro ferma in Italia da più di vent’anni: i salari bassi rendono poco attrattivo il mercato del lavoro nel nostro Paese rispetto ad altri paesi nostri concorrenti, sia per lavoratori stranieri che per quelli italiani, per via del basso potere d’acquisto per i lavoratori”. Difficile che lo scenario muti finché il costo del lavoro rimarrà alto: “È necessario ridurre il cuneo fiscale, finanziare la formazione professionale in generale, ma soprattutto in azienda, e supportare le aziende negli investimenti nelle nuove tecnologie che rendono più efficiente l’utilizzo della manodopera aziendale”.

La mancanza di manodopera, l’assenza di turn over nella pesca e la carenza di competenze tecniche e specifiche in materie informatiche, operative e logistiche – prosegue Piccinini – rischiano di paralizzare il sistema. La forte pressione fiscale e contributiva sul lavoro incide sulla competitività delle imprese. Molte aziende sono pronte ad assumere, ma mancano i lavoratori e le giuste competenze. Il pericolo è che le imprese e interi comparti produttivi del nostro Made in Italy possano perdere la propria competitività”, conclude Piccinini.

Nel mondo cooperativo, in questi anni, la transizione ambientale va di pari passo con quella digitale. La crisi globale rischia però di mandare in crisi questo meccanismo: chi aveva avviato il percorso di sostenibilità si è fermato, chi non riusciva a sostenere i costi della transizione rischia l’esclusione da questo mercato. Il percorso virtuoso di cui le cooperative si sono rese grandi protagoniste per innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale è stato illustrato dalla ricerca ‘La frontiera dell’innovazione della sostenibilità nella cooperative di Federagripesca’.

Negli ultimi anni c’è stato un incremento significativo della quota di imprese che ha svolto percorsi formativi sull’innovazione. Nel corso del 2021, il 41% delle cooperative ha avviato, sebbene in modo destrutturato e occasionale, attività formative a supporto dell’innovazione. Il restante 23% delle aderenti ha intrapreso iniziative formative strutturate e pianificate su tematiche legate all’innovazione. È aumentato il numero di cooperative di Fedagripesca che ha investito in nuove tecnologie. È raddoppiata la quota (dal 14,3 per cento di settembre 2019 al 28,6 per cento di febbraio 2022) delle cooperative che non si affidano più al personale interno ma esterno per le funzioni di Ict. E ancora: nove cooperative di Fedagripesca su dieci, nel 2021, hanno iniziato un progetto riconducibile allo sviluppo sostenibile: investimento in tecnologie che rispettano l’ambiente (40 per cento), acquisto e utilizzo di materiali di minore impatto (27,3 per cento), inizio di percorsi formativi e informativi interni sulla sostenibilità (26 per cento), iniziative di risparmio energetico e riduzione dei consumi (24 per cento), riciclo e riuso dei materiali (17 per cento).

Fedagripesca associa 3.148 imprese agroalimentari e della pesca, con oltre 411.000 soci, 73.520 addetti, per un fatturato che supera i 30,5 miliardi di euro, pari ad oltre il 20% del Made in Italy agroalimentare.

Il quadro delle nomine della Confcooperative FedAgriPesca è stato completato con l’elezione da parte del Consiglio nazionale di 4 vice presidenti che affiancheranno il presidente neo eletto Carlo Piccini. Sono  aolo Tiozzo, vice presidente con delega alla pesca e all’acquacoltura, Giovanni Guarneri, Vincenzo Patruno e Davide Vernocchi. Eletti anche i presidenti dei seguenti comitati di settori dell’Area Agricola: Davide Vernocchi (Ortofrutticolo), Giovanni Guarneri (Lattiero-caseario), Mauro Capello (zootecnico), Luca Rigotti (Vitivinicolo), Daniele Castagnaviz (Grandi Colture e servizi), Mario De Angelis (Forestazione e Multifunzionalità) e Francesco Torriani (Produzione con metodo biologico), quest’ultimo un Comitato di Settore di nuova costituzione.

Tags: Carlo PiccininiCDEARTICLEConfcooperative FedAgriPescaEmilia Romagna
Alessandro Pignatelli

Alessandro Pignatelli

Giornalista professionista e scrittore, amante della carta stampata come del mondo digitale. Ho lavorato per agenzie stampa e siti internet, imparando nel mio percorso professionale a essere tempestivo, preciso, ma anche ad approfondire con vere e proprie inchieste. Con i new media e i social, ho inserito nel mio curriculum anche concetti come SEO, keyword, motori di ricerca, posizionamento.

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