Morti e infortuni sul lavoro: Vega, 261 decessi nel primo quadrimestre del 2022

Mauro Rossato

“Se il decremento della mortalità sul lavoro rappresenta un dato confortante (-15 % rispetto allo scorso anno), bisogna precisare che in questi numeri sono completamente spariti gli infortuni mortali per covid. Se nel primo quadrimestre del 2021 ne erano stati conteggiati circa 187, quest’anno, nello stesso periodo, ne sono stati conteggiati circa 10. Questo spiega la forte diminuzione degli infortuni mortali, in contrasto con un netto aumento del 48% delle denunce di infortunio. Sono 261 i lavoratori che hanno perso la vita da Nord a Sud del Paese nel primo quadrimestre del 2022. Più di due morti sul lavoro al giorno: una tragedia che non conosce fine”.

Parla così Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre. “Una situazione davvero preoccupante che si legge chiaramente anche attraverso le denunce totali di infortunio – prosegue Mauro Rossato – perché rispetto al primo quadrimestre 2021 sono cresciute del 48 %. Con i settori della Sanità e dei Trasporti tristemente in testa alla graduatoria”.

Per quel che riguarda l’indice di incidenza della mortalità, ossia il rapporto degli infortuni fatali rispetto alla popolazione lavorativa regionale e provinciale, la media in Italia nei primi quattro mesi del 2022 è di 8,5 decessi ogni milione di occupati.

Al termine dei primi quattro mesi dell’anno, in zona rossa – con incidenza maggiore del 25 per cento rispetto alla media nazionale – finiscono Puglia, Val d’Aosta, Trentino Alto Adige e Toscana. In zona arancione ci sono Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Abruzzo, Molise, Marche e Piemonte; in zona gialla Sicilia, Sardegna e Lazio; in zona bianca, infine, Calabria, Campania, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Basilicata.

Analizzando invece i numeri assoluti, al primo posto c’è la Lombardia (37), poi Veneto (20), Toscana (18), Emilia Romagna (17), Lazio e Piemonte (16), Puglia (13), Trentino Alto Adige (12), Sicilia e Campania (9), Marche (6), Abruzzo (5), Sardegna (4), Calabria (3), Umbria (2), Molise, Valle D’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Liguria (1).

Da gennaio ad aprile 2022, come detto, si contano 261 vittime sul lavoro; di queste, 191 in occasione di lavoro (-26 per cento rispetto ad aprile 2021), 70 i morti a causa di incidente in itinere (+46 per cento). Incremento probabilmente dovuto alla ripresa degli spostamenti per andare da casa al lavoro. Il settore Trasporto e Magazzinaggio conta anche nel primo quadrimestre il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 29 (erano 18 nel primo quadrimestre del 2021). Seguono: Costruzioni (27) e Attività manifatturiere (21).

La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni (69 su un totale di 191). Ma l’indice di incidenza più alto di mortalità rispetto agli occupati viene rilevato tra i lavoratori più anziani, gli ultrasessantacinquenni, che registrano 21,3 infortuni mortali ogni milione di occupati. L’incidenza di mortalità minima rimane, invece, ancora nella fascia di età tra 25 e 34 anni, (pari a 3,1), mentre nella fascia dei più giovani, ossia tra 15 e 24 anni, l’incidenza risale a 7,9 infortuni mortali ogni milione di occupati.

Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro nel primo quadrimestre 2022 sono 17 su 191. In 11, invece, hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro. Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 25. Il martedì si conferma anche nel primo quadrimestre 2022 come il giorno della settimana in cui si è verificato il maggior numero di infortuni mortali.

Le denunce di infortunio totali sono in aumento (+ 48% rispetto ad aprile 2021). Ad aprile 2021 erano 171.870 mentre ad aprile 2022 sono 254.493. Più di 40 mila gli infortuni occorsi nel settore Sanità e Assistenza Sociale. Ed oltre 23 mila quelli nei Trasporti.

Le denunce di infortunio delle lavoratrici italiane nei primi quattro mesi del 2022 sono state 115.567, quelle dei colleghi uomini 138.926.

Exit mobile version