Abusivismo nel mercato immobiliare: è diffuso anche in Umbria

Abusivismo immobiliare

La piaga dell’abusivismo nel mercato immobiliare viene rilanciata come argomento dalla Borsa Immobiliare dell’Umbria. A questo proposito, si sono espresse più personalità, a cominciare da Giovanni Belati, vice presidente Comitato per il Listino della Borsa Immobiliare dell’Umbria.

“Insieme alle Associazioni regionali di categoria Fimaa e Fiai stiamo iniziando una campagna informativa rivolta ai consumatori e, grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria, organo preposto alla verifica della regolare abilitazione dei professionisti, da qualche tempo è possibile presentare esposti formali a tutela del consumatore”.

Giorgio Mencaroni, presidente dell’ente camerale, ha aggiunto: “Un mercato immobiliare trasparente e corretto è un patrimonio della comunità e una garanzia per tutti, a cominciare dai consumatori, che altrimenti vedono svanire i capisaldi posti dalla legge a loro tutela. Un mercato immobiliare alterato dal fenomeno dell’abusivismo significa la distorsione della libera e sana concorrenza, rendendo questo mercato più fragile, riducendo la sua capacità di resilienza, diffondendo incertezze e ambiguità che ne frenano lo sviluppo, compreso quello di un’occupazione ben strutturata e professionalmente adeguata. Ciò è tanto più importante in una fase, come quella in atto da qualche tempo, in cui il numero delle compravendite immobiliari sta avendo una ripresa”.

E ancora: “La Camera di Commercio, come sempre, è in prima fila nel contrasto a ogni forma di abusivismo, anche di quelle forme che vengono sottaciute, convinti come siamo che il rispetto delle regole sia sempre la via maestra per la crescita del benessere economico e sociale. L’Ente camerale, per quanto di sua competenza, è il presidio dei gangli vitali per la crescita del benessere economico e sociale”.

Ancora Belati, poi, a svelare l’obiettivo: “Questo appuntamento della Borsa Immobiliare dell’Umbria riguarda il contrasto all’esercizio abusivo dell’attività di Agente di affari in mediazione, per diffondere cosa il consumatore deve sapere sulla trasparenza nel rapporto con l’Agente Immobiliare e perché, quindi, è importante per il consumatore rivolgersi ad un professionista regolarmente iscritto al Registro Economico Amministrativo (REA), tenuto presso le Camere di Commercio italiane”.

In Umbria, anche nel settore immobiliare negli anni l’abusivismo è molto cresciuto. Sono presenti agenzie immobiliari finte, gestite da personale non in regola, che lavora in nero. E anche agenti individuali abusivi, senza autorizzazione a esercitare il ruolo di mediatore. La ripresa dell’inflazione potrebbe portare una parte del risparmio verso gli immobili, da sempre beni rifugio. L’abusivismo in Italia genera un’evasione fiscale di 450 milioni di euro l’anno di base imponibile (in Umbria siamo a 7 milioni l’anno).

“Chiunque svolge l’attività di mediatore immobiliare – evidenzia Giovanni Belati – deve avere sostenuto un corso, seguito da un esame di abilitazione. Il superamento dell’esame consente di richiedere l’iscrizione al REA nella forma giuridica più opportuna. La Camera di Commercio, dopo una serie di verifiche sui requisiti previsti dalla legge, procede all’iscrizione”.

“Importante per il consumatore – continua Belati – è sapere che, oltre a quanto previsto dalle legge 39 del 1989, la legge n. 3 del 2018 (c.d. Lorenzin) ha inasprito le sanzioni previste in caso di esercizio abusivo della professione; di fatto colui che svolge l’attività senza possedere i necessari requisiti, oltre a non avere diritto alla provvigione in caso di positiva conclusione della trattativa oppure ad essere tenuto alla restituzione della stessa, su segnalazione da parte del consumatore e dopo le verifiche del caso può essere passibile di una sanzione amministrativa compresa fra i 7.500 e i 15mila euro; inoltre, nel caso in cui il soggetto incorra in una ulteriore infrazione, possono essere applicate le pene previste dall’art. 348 del codice penale. Nello specifico, tutti gli agenti immobiliari che operano singolarmente, o in qualità di soci o collaboratori di agenzie immobiliari, debbono essere iscritti al REA; un collaboratore di agenzia non abilitato per legge non può accompagnare i clienti anche in prima visita, non può acquisire incarichi e, in generale, non può svolgere nessuna attività collegata alla mediazione, anche se accompagnato da un preposto della società con la quale collabora”.

Belati evidenzia poi che ogni agente immobiliare regolarmente iscritto deve stipulare una polizza assicurativa con massimali adeguati alla forma giuridica in base alla quale opera: la polizza copre i danni non intenzionalmente provocati dai clienti, siano acquirenti o venditori. La polizza annuale è requisito fondamentale per mantenere ogni anno l’iscrizione al Rea.

Il vice presidente del Comitato per il Listino della Borsa Immobiliare dell’Umbria sottolinea infine che “sarebbe buona regola chiedere all’agente che si presenta, anche per un primo appuntamento, di esibire il tesserino di abilitazione alla professione rilasciato dalla Camera di Commercio e chiedere inoltre, in fase di definizione della trattativa, una copia dell’attestato di assicurazione”.

Exit mobile version