Caro energia, carburanti e materie prime: doppio provvedimento per il Governo

Cassiere presso benzinaio

Dal Governo è arrivata una doppia manovra a favore di famiglie e imprese per difendersi dal caro carburanti e dal caro-energia, causati dal conflitto russo-ucraino. Il primo provvedimento proroga il taglio delle accise di circa 30 centesimi al litro sui carburanti fino all’8 luglio, riducendo a zero per metro cubo la specifica accise e dando una sforbiciata all’Iva dal 22 al 5 per cento.

Il secondo provvedimento comprende 50 articoli contro il caro bollette e i prezzi delle materie prime, per garantire liquidità alle imprese in crisi e per semplificare le procedure per le rinnovabili; prorogato al 30 settembre il raggiungimento del 30 per cento dei lavori nelle abitazioni unifamiliari per poter utilizzare il Superbonus. Il finanziamento è di 14 miliardi di euro, senza fare ricorso allo scostamento di bilancio, ma alzando la tassazione dal 10 al 25 per cento sugli extra-profitti dei grandi gruppi energivori.

Per calmierare il prezzo di gas ed elettricità, le famiglie con meno possibilità economiche – oltre ad aiuti per affitti e trasporti pubblici – avranno il rinnovo del bonus sociale per il terzo trimestre 2022: ne possono usufruire coloro che hanno un Isee fino a 12 mila euro. Con il benefit aggiuntivo della retroattività: i maggiori importi pagati in attesa della certificazione di reddito saranno automaticamente compensati nelle bollette successive.

Arrivano poi 200 euro una tantum per 28 milioni di italiani tra dipendenti, autonomi e pensionati con reddito fino a 35 mila euro. Il bonus dovrebbe arrivare con i cedolini per i pensionati nella quattordicesima di luglio. Il finanziamento è dell’Inps. Nello stesso mese, o a giugno, insieme agli stipendi, i datori di lavoro potranno anticipare in busta paga il contributo.

Per le imprese gasivore e energivore, si rinnova il credito d’imposta contro il caro energia. Per le attività economiche che hanno rapporti con la Russia, si allungano i fondi di garanzia delle liquidità, con il temporary framework, ossia la deroga agli aiuti di Stato approvata dall’Ue. Contro il caro materie prime, arriva la revisione dei prezzari dalle Regioni per i lavori pubblici da iniziare, ma anche per i cantieri già aperti. Stanziati tre miliardi di euro per “fronteggiare gli aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, in relazione agli appalti pubblici di lavori”.

C’è un capitolo intero dedicato alla semplificazione degli iter di autorizzazione per produzione di eolico e fotovoltaico, così come per tenere attivi gli impianti a carbone e per realizzare più in fretta gli elettrodotti di Terna. Un’altra sezione è dedicata ai sostegni per Comuni, Province e Città metropolitane e ambiti sanitari per i costi dovuti all’aumento delle bollette elettriche.

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