Ortofrutta: male le vendite nella Gdo

Impietosi, a gennaio, i dati di vendita dell’ortofrutta presso la Gdo, con un calo preoccupante dei consumi. A febbraio, situazione simile, ma peggiorativa a causa del blocco dei trasporti dello scorso mese. A marzo sono arrivati altri eventi che non fanno che preoccupare.

I trend a volume del totale reparto passano da un -5,8% di gennaio a un -7,5% di febbraio. Parallelamente, frutta e verdura di prima gamma, che nel primo mese dell’anno perdevano rispettivamente 2,9 e 9,4 punti, a febbraio segnano un -5,4% e un -10,5%. Solo IV-V Gamma mostrano segnali di crescita a livello di volumi (+2,2%), anche se con un’intensità leggermente attenuata rispetto a gennaio (+2,4%).

Se guardiamo le vendite a valore, c’è stata una crescita ulteriore dei mix prezzi, sul totale reparto (+10,3 per cento rispetto a +7,8 per cento di gennaio) e su ogni singola macro categoria. Il blocco dei trasporti di fine febbraio ha avuto un effetto inflattivo sui trend, con flessione dei consumi in particolare per prodotti del Sud come agrumi e orticole e aumento conseguente delle quotazioni.

Se guardiamo l’andamento dei consumi a livello di aree geografiche si può notare un timido segnale positivo nella zona che più ha sofferto in questi mesi, ovvero il Nord Ovest. Il dato a volume è sì negativo (-4,9%), come per tutte le altre parti del Paese, ma la perdita è quella meno marcata, con una flessione della metà dei punti percentuali rispetto al sud (-10,6%), l’area che – viceversa – negli ultimi tempi cresceva di più.

Bisognerà ora capire se la guerra in Ucraina avrà risvolti peggiorativi o migliorativi. È possibile un ritorno all’assalto degli scaffali oppure un cambiamento nelle scelte di mercato, privilegiando categorie meno deperibili dell’ortofrutta come la pasta.

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