Imprese femminili: in Puglia aumento più rapido che nel resto d’Italia

Pur con due anni di grande difficoltà con cui avere a che fare alle spalle, l’imprenditoria femminile è tornata a far segnare buoni numeri: nel 2021, infatti, si contano 7.294 imprese in più (+0,6 per cento), con il totale che torna a quello precedente alla pandemia. Si è trattato però di una crescita non omogenea: da una parte commercio a ristorazione, infatti, sono stati molto colpiti dalla crisi e in dodici mesi hanno perso 2 mila attività. I dati sono stati elaborati dall’Ufficio economico Confesercenti su cifre camerali di natalità/mortalità delle imprese e resi noti in occasione della Giornata internazionale della donna.

L’aumento di aziende in rosa si è verificato in 17 regioni su 20 e tra queste c’è anche la Puglia, dove l’incremento è stato più rapido con una variazione di +1,2 per cento rispetto al 2020. Ad aumentare sono in particolare le società di capitale (+4,1 per cento) – con il settore dell’alloggio sopra alla media nazionale (+5,5 per cento) – si riducono invece le società di persone (-1,7 per cento).

“Questo 8 marzo induce noi donne ad una duplice riflessione – afferma Raffaella Altamura, presidente Impresa Donna Confesercenti Puglia – Da un lato, esso ci preannuncia l’approssimarsi della fine dello stato di emergenza nazionale per l’emergenza sanitaria da Covid 19; due anni durante i quali abbiamo fatto i conti con difficoltà e sacrifici e abbiamo risposto con il lavoro, la dedizione e lo sviluppo delle nostre imprese, come dimostrano i dati sull’imprenditoria femminile. In Puglia l’incremento del 2021 racconta il nostro impegno. Dove ci sono momenti di crisi, le donne dimostrano di avere un grande senso di responsabilità e volontà di ricostruzione. I segnali positivi dell’imprenditoria femminile dimostrano quanto ci sia la voglia di lavorare nei settori dove sanno esprimere la propria professionalità, ricordando che le imprenditrici sanno cogliere perfettamente i cambiamenti del mercato e sono protagoniste e non ci deve più meravigliare la loro presenza. È un dato di fatto che una impresa su cinque sia condotta da donne”.

“Questo processo va sostenuto in tutto e per tutto e con costanza attraverso il supporto di interventi
come ad esempio il Fondo Impresa Femminile 2022 e il Nidi Puglia 2022 e l’attività collaudata dalla Confesercenti di accompagnamento al credito. D’altra parte, però – continua Altamura – si fa fatica in questi giorni a commentare questi dati e a svolgere la propria quotidiana esperienza di lavoratrice, di madre e di donna senza che il pensiero corra a tutte le donne ucraine, che, in condizioni estreme, stanno provando, con grande forza e coraggio, a dare un futuro alla propria vita e a quella dei propri figli, gridando al mondo, con determinazione, il loro diritto alla libertà e all’autodeterminazione democratica”.

“Se agli uomini tocca restare per resistere, alle donne viene chiesto di “andare” per assicurare “salvezza”, per generare “speranza”, per assicurare una “continuità” e per essere il seme di una “ricostruzione”. Ecco perché, allora, questo 8 marzo deve essere considerata come una giornata in cui le donne, in quanto generatrici di vita e di rinascita, rivendichino e chiedano tutte quante all’unisono la Pace. A noi donne, spetta il compito di promuovere questo messaggio di pace, da declinare in tutti i campi della nostra feconda presenza. Ancora di più, oggi, dobbiamo restare unite ed essere il simbolo della ricostruzione e della pace”.

Exit mobile version