Accordo tra Coldiretti e Confcommercio per salvare le stalle toscane

L’aumento dei costi di produzione sta mettendo a rischio la sopravvivenza delle stalle e delle aziende agricole. Le istituzioni corrono ai ripari e in Toscana è stato siglato il primo accordo di filiera tra Coldiretti e Confcommercio per il consumo di latte a Km0 munto in Toscana nei bar, pasticcerie e gelaterie della regione. Gli obiettivi sono garantire agli allevatori un’equa remunerazione del latte alla stalla e consentire ai clienti di bere cappuccini e gelati fatti con latte locale.

Si tratta di un primo effetto della mobilitazione di piazza a Firenze e Grosseto contro le speculazioni che mettono a rischio un intero comparto: intanto secondo la rilevazione di Coldiretti Toscana, un litro di latte sugli scaffali della grande distribuzione costa in media 1,72 Euro al litro mentre la stessa quantità alla stalla viene solo 37 centesimi. I presidenti di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi e di Confcommercio Toscana, Aldo Cursano, hanno dichiarato che la crisi energetica va affrontata coinvolgendo l’intera filiera e che quest’accordo è strategico in un momento di crisi causato dal calo dei consumi. “Il caro bollette e la guerra in Ucraina stanno producendo un effetto a valanga sul sistema agroalimentare e degli acquisti. L’obiettivo è promuovere la qualità delle produzioni toscane, assicurando la giusta distribuzione del valore all’interno di tutta la filiera”.

Secondo Coldiretti gli aumenti di costi di produzione, materie prime e foraggi stanno mettendo in ginocchio le imprese di allevamento da latte, costrette a produrre in perdita. Per salvarle è necessario che nei contratti di fornitura fra le industrie di trasformazione e gli allevatori siano concordati compensi equi che coprano almeno i costi per evitare il rischio di chiusura, come previsto dalla recente direttiva approvata dal Consiglio dei Ministri per combattere le pratiche sleali che Coldiretti ha fortemente voluto e sostenuto.

Secondo l’indicatore sintetico Milk Feed, elaborato dall’Ismea, nell’ultimo anno si è scesi sotto la soglia critica: il costo medio di produzione del latte, fra energia e spese fisse, ha raggiunto i 46 centesimi al litro. A rischio c’è il futuro delle 200 stalle toscane, dopo che 1 su 4 su quattro ha chiuso negli ultimi dieci anni e dopo che la produzione di latte è andata drasticamente riducendosi: la produzione nel 2020/21 è stata di sessantamila tonnellate contro le oltre ottantamila nel 2004.

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