Spuntino: 40 per cento italiani sceglie la frutta

Quando si ha voglia di spezzare la fame, si cercano prodotti sani. Questo emerge da Natruly, start up spagnola dell’healthy food, ora presente anche in Italia, che ha intervistato i consumatori italiani. Il 52 per cento vuole, appunto, un prodotto genuino. In generale, appena l’8,42 per cento non ha l’abitudine di fare uno spuntino, il 45 per cento ne fa da uno a tre al giorno. Per il 39,6 per cento è così che si rallegra la giornata, per il 30,2 per cento è un modo per fare pausa dal lavoro, per il 37,3 per cento è un’abitudine sana.

I partecipanti al sondaggio sono per il 37,62% uomini e il 62,38% donne. Il 53,5% ha un diploma di maturità. Il 38,62 è residente al nord, il 22,77% al centro, la stessa percentuale al sud e il 15,84% nelle isole. Per lo più sono laureati o diplomati. Il 31,82% ha un nucleo familiare di 4 persone. Il 69,8% si occupa degli acquisti in famiglia.

“Qualunque sia la ragione che spinge a scegliere la merenda, resta il problema che l’industria alimentare propone spuntini golosi, ricchi di zucchero spesso composti da ingredienti artificiali, di solito molto calorici e poco sazianti, tanto da stimolare a un consumo eccessivo – spiega Niklas Gustafson, fondatore di Natruly insieme a Octavio Laguía – Alla base dell’alimentazione bilanciata, invece, ci sono ingredienti sani e corrette abitudini”.

Il 40 per cento degli italiani sceglie un frutto per uno spuntino sano, ma non manca un 39,11 per cento che mangia snack dolci industriali, il 38,61 si sazia con il cioccolato. Quando comprano snack industriali, gli italiani controllano sempre l’etichetta: per verificare ingredienti (37,62 per cento), calorie o zucchero (32,67 per cento) e additivi artificiali (28,22 per cento).

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