Enna, il governo Musumeci finanzia i lavori nel Castello di Lombardia

È arrivata una notizia ottima per tutti gli amanti dell’arte e del patrimonio culturale: la giunta regionale siciliana guidata da Nello Musumeci ha approvato la richiesta comunale per la messa in sicurezza dello storico Castello di Lombardia di Enna e dell’area archeologica circostante. Dopo tanti anni di abbandono e incuria, dunque, la fortezza medievale simbolo della città isolana tornerà a nuova vita e potrà essere visitata dai turisti. Il cantiere opererà sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni culturali di Enna.

L’edificio ha un enorme valore storico e architettonico: con i suoi ventiseimila metri quadri di superficie è uno dei castelli medievali più grandi d’Italia insieme a quelli di Brescia e Lucera. Posizionato sulla cima di una montagna a 970 metri sul livello del mare, ha una pianta pentagonale e torri quadrate. Il maniero è stato costruito nel XII secolo sopra una rocca preesistente e deve il nome a una guarnigione di soldati lombardi che, in epoca normanna, erano a guardia della fortezza.

Usato da Federico II d’Aragona come residenza estiva, ospitò per due volte il Parlamento del Regno di Sicilia e intorno al 1200 fu ristrutturato da Riccardo da Lentini su incarico della Corte degli Svevi: vennero erette venti torri per proteggere gli appartamenti di Federico II di Svevia. In breve il maniero si guadagnò la fama di fortezza inespugnabile anche fuori dai confini siciliani ma, con l’avvento dei Borboni, andò incontro a una decadenza e venne trasformato in una prigione. La Torre Pisana, la principale tra le sei sopravvissute a tutt’oggi, deve il nome alla guarnigione di soldati toscani cui i normanni l’avevano affidata. Massiccia e in pietra viva, è visibile dalle valli sottostanti per decine di chilometri e vi si gode un panorama ampio su due terzi dell’isola, dal Mar Tirreno allo Ionio fino alla piana di Gela.

Exit mobile version